IL MERCATO NON DECOLLA. POSSIBILE CHE GLI ACQUISTI SLITTINO FINO A SETTEMBRE. TRE PEDINE PER UNA FIORENTINA PIÙ FORTE, CON L'AIUTO DI RIBERY. VLAHOVIC PARTIRÀ IN PRESTITO, NON HA CONVINTO IACHINI
Tra un mese esatto sarà già tempo di tornare in campo, ma a parte le operazioni fatte, con ampio anticipo, a gennaio, vedi Kouame e Amrabat, il mercato della Fiorentina stenta a decollare. Non che le altre se la passino meglio, sia chiaro, e la pandemia che ha colpito il mondo non aiuta certo a fare le cose con serenità, ma qualcosa deve essere fatto, per continuare il processo di crescita che la squadra di Iachini ha fatto vedere nelle ultime giornate post lockdown. Difficile che i colpi possano arrivare prima del mese di settembre, ma poi ci sarà davvero poco tempo per oliare gli ingranaggi e il rischio è che l'inizio di campionato sia complicato. Rocco Commisso smania per tornare in Italia, gli manca il sapore del campo, gli manca l'affetto che riceve ogni volta che arriva a Firenze, ma per ovvi motivi dovrà aspettare ancora un po', in linea di massima fino alla prima settimana del prossimo mese, quando davvero potrebbe sbloccarsi qualche trattativa in entrata.
Gli obiettivi principali sono tre, al netto delle cessioni che però non dovrebbero esserci, a meno di offerte irrinunciabili che in questo calciomercato fatto di contropartite difficilmente arriveranno. Il primo è un attaccante, e qui ci sarà una cessione, ma in prestito. Dusan Vlahovic non ha convinto Iachini, e lo si è visto nel finale di campionato, quando non è praticamente mai stato utilizzato. Andrà via, ma assolutamente non a titolo definitivo: il Verona lo ha chiesto alla Fiorentina e visti i buoni rapporti nati a gennaio, nell'operazione Amrabat, non è certo da escludere che alla fine possa essere quella la destinazione dell'attaccante classe 2000. Con Juric Vlahovic potrebbe migliorare, acquisire fiducia, ed è proprio questo che la società viola vuole. Con la sua partenza si libererà un posto ed è lì che Barone e Pradè dovranno intervenire. Di nomi se ne sono fatti tanti nelle ultime settimane e la sensazione è che se ci sarà un investimento è proprio per la punta che verrà fatto.
Successivamente partirà la caccia a un altro centrocampista, anche se in quella zona del campo lo stesso Iachini si sente abbastanza coperto dopo gli arrivi di Amrabat e Duncan, che nei suoi primi mesi in viola si è soprattutto ambientato ma che adesso dovrà far vedere di valere i quasi 20 milioni spesi dalla Fiorentina per prelevarlo dal Sassuolo. Badelj ha salutato e magari sarà proprio un vice Pulgar l'obiettivo. Insieme al centrocampista la dirigenza cercherà di regalare al tecnico anche un esterno mancino che possa giocare a tutta fascia, un Lirola di piede sinistro per intenderci. Dalbert resterà, nell'operazione di scambio prestiti che permetterà all'Inter di trattenere Biraghi, ma l'idea è quello di acquistare un titolare, con il brasiliano che sarebbe il ripiego, a differenza della stagione appena conclusa.
Capitolo Javi Martinez. A prescindere dalle smentite, che nel calciomercato lasciano il tempo che trovano, la Fiorentina ci proverà e lo sponsor principale è proprio Franck Ribery: il francese è di fatto un ds aggiunto. L'operazione che lo ha portato a Firenze l'estate scorsa è stata intelligente non solo per ciò che il giocatore ha dato in campo (è ancora un fuoriclasse e lo sarà finché continuerà a giocare), ma anche per l'appeal che può avere nei confronti di altri calciatori, soprattutto se suoi ex compagni. Insomma, il mercato ancora stenta a decollare ma le idee sono chiare. Servirà un po' di pazienza, sperando che le tessere del domino si incastrino alla perfezione.