IL CORAGGIO DELLE IDEE NUOVE (SENZA JOVETIC)
E' passata una settimana da quando, scrivendo su questo sito, esternai il mio ottimismo verso una rivoluzione che auspicavo dover essere piu' nelle idee che nelle facce. Per me rivoluzione significa allontanarsi piu possibile dal modo di lavorare dei soliti noti, significa riavvicinarsi a Firenze, ricreare lo spirito che questa citta' pretende, significa creare le condizioni per rifondare una squadra degna di questo nome, un gruppo vero che sappia bene cosa significa giocare nella Fiorentina. Devo dire che sia Prade' che Macia mi sembrano sintonizzati sui concetti giusti. Quest'ultimo e' un ragazzo che si e' fatto da solo e ha fatto della sua grande passione la propria professione, non legge i giornali, non ascolta radio e tv ed ha convinzioni e metodi di lavoro lontani anni luce dagli stereotipi del calcio italiano. Mi sembra perfetto per avviare la rivoluzione. Prade' mi ha a sua volta stupito. Ha parlato chiaro, mi e' apparso super motivato e si e' subito sintonizzato sulla lunghezza d'onda giusta, quella del senso di appartenenza e del lavoro di squadra. Trovo sia giusto, dopo anni di assolutismo, ed è impensabile ripartire dai vecchi metodi. Adesso per completare la squadra di lavoro un po' tutti in Fiorentina vorrebbero Montella e, se arrivasse, il mio ottimismo crescerebbe ancora. E non sarebbe intaccato neppure dalla cessione di Jovetic, ovviamente per una cifra adeguata e molto alta (un trentino?). JoJo e' un talento straordinario ma a me piace pensare alla squadra, ho sempre pensato che nessun campione nel calcio di oggi puo' vincere da solo le partite, ritengo che il vero leader debba esserre il gruppo (al limite l'allenatore) e considero Jovetic uno splendido solista, per certi versi un lusso. Sarei quindi felice restasse ma sarei curioso di vedere come Prade' e Macia sapreberro investire soldi veri. Infine un'ultima convinzione che va contro chi sostiene che per tornare in Europa ci vogliono i soldi dei Della Valle. Però i soldi, che in ogni caso avrei grazie a Jovetic, non sono decisivi. Decisive sono le idee, le conoscenze, il coraggio perche' ormai a calcio si gioca ovunque e ovunque regna l'equilibrio e fare una squadra competitiva per il modesto calcio italiano e per gli obiettivi viola la vedo impresa tutt'altro che impossibile. Per tutto questo resto ottimista e vedrete che, come spesso accade a Firenze, tra poco in tanti saliranno sul carro di Prade' e Macia.
Leonardo Petri
giornalista di Canale10