È IL MOMENTO DI BERNARDESCHI: IL RAGAZZO MERITA UNA CHANCE. GOMEZ ONESTO: HA DETTO LA VERITÀ. A BERGAMO CAPIREMO LA FIORENTINA
La Fiorentina è partita lenta, ma pare in crescendo: sconfitta a Roma, pari col Genoa, vittoria in coppa. Un segnale? Lo capiremo domani pomeriggio a Bergamo, la sensazione però è che i viola stiano cominciando a mettersi in moto. Probabilmente tra le tante ragioni che hanno frenato la Fiorentina sui blocchi di partenza, c'è anche quella che riporta al mercato troppo lungo e che consegna spesso agli allenatori i colpi veri solo nelle ultime ore. C'è da chiedersi che senso abbia una preparazione estiva fatta senza alcuni protagonisti. Ma il problema sia chiaro, riguarda tutti o quasi. Quelle squadre che hanno cambiato di più.
Montella sta cercando l'assemblaggio giusto e probabilmente sta studiando le varie soluzioni con i suoi volti nuovi. La gara in Europa League gli è stata di aiuto. Non è un alibi, ma è una riflessione che tutti i club dovrebbero fare. Parlate con qualsiasi allenatore e vi dirà, a microfoni spenti e taccuini chiusi, che il mercato lungo crea difficoltà nel preparare la squadra.
I viola devono trovare il timbro definitivo, quel segno distintivo che aveva caratterizzato il gioco nelle ultime due stagioni: Montella è capace, lo troverà.
Nel frattempo c'è un vento di gioventù che spinge con le sue raffiche la voglia di cambiamento: Bernardeschi, al di là del bel gol realizzato, sembra ora il più indicato ad aiutare Gomez. Trequartista, esterno, seconda punta, quando serve è pronto: merita una chance e Montella sta pensando di donargliela.
Le dichiarazioni di ieri di Gomez come al solito hanno diviso una città di guelfi e ghibellini, ma l'ammissione di poca serenità, in ragione di un gol che manca da troppo tempo, sono da ricondurre ad un'onestà intellettuale, non sempre presente nel calcio italiano. Gomez ha voluto in questo modo ringraziare la Fiesole che come sovente capita, ha intuito le difficoltà di un suo giocatore e ha provato a dargli una mano. A Gomez manca solo un gol. Ma sarà determinante che lui e la squadra parlino alla svelta la stessa lingua, per adesso infatti il tedesco sembra un corpo estraneo, la sua è una partita nella partita.
Aspettiamo Bergamo con grande curiosità. Lì conosceremo la verità sulla Fiorentina. Scopriremo se la tradizione di Montella a Firenze - in pratica una vittoria in media su due gare giocate in trasferta, considerando tutte le manifestazioni - si confermerà anche in questa stagione. Così come da marzo il cammino al Franchi è diventato molto più complicato.
Siamo solo all'inizio, ricordiamocelo, ma ora non ci sono più attenuanti, si comincia a fare sul serio.
Mario Tenerani