BORJA È UN GIALLO, DA ROMA INSISTONO. ARRIVA UN CENTROCAMPISTA STRANIERO, MA NON SARÀ OBIANG. ROSSI POLEMICO MA NON HA MERCATO. CORVINO SCOMMETTE SU SALCEDO, SANCHEZ E DE MAIO. SQUADRA MOSCIA? COLPA DELLA PREPARAZIONE. ANTOGNONI: ADV HA CAPITO

23.08.2016 00:03 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
BORJA È UN GIALLO, DA ROMA INSISTONO. ARRIVA UN CENTROCAMPISTA STRANIERO, MA NON SARÀ OBIANG. ROSSI POLEMICO MA NON HA MERCATO. CORVINO SCOMMETTE SU SALCEDO, SANCHEZ E DE MAIO. SQUADRA MOSCIA? COLPA DELLA PREPARAZIONE. ANTOGNONI: ADV HA CAPITO
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© foto di Federico De Luca

Borja Valero non ha giocato a Torino e a qualcuno sembrerà strano cominciare l’analisi del debutto stagionale della Fiorentina, proprio da lui. Da un assente. Lo faccio soltanto perché attorno al todocampista viola sta nascendo un vero e proprio giallo. Resta o va alla Roma? Se lo chiedono ormai tutti.

La risposta per me è una e una sola: resta. Ma Il tam tam è insistente, dalla capitale i sussurri sono diventati voci e spesso urla. Tutti sono convinti che lo spagnolo abbia detto ok ai giallorossi, se la Roma andrà in Champions finirà per accettare un contratto faraonico fino al 2021. E non si tratta di gossip, ma di indiscrezioni firmate da dirigenti, esperti di calcio e persone di solito dentro alle cose. C’è chi aggiunge (e questo è gossip) che l’assenza a Torino debba far riflettere e il comunicato della Fiorentina sulle condizioni fisiche dello spagnolo sia addirittura una excusatio non petita. Ci rifiutiamo di pensarlo. Ma come rispondere?

La Fiorentina non sa niente di niente. Mai la società Roma ha avanzato richieste, né ufficiali né tramite canali diversi. Mai il giocatore ha accennato in società la possibilità remota della tentazione di andar via. Anzi, un mese fa, all’inizio del ritiro, Borja ha ribadito che rispetterà il contratto (2019) e sottolineato la sua felicità di essere a Firenze e di rimanere a Firenze. E’ o non è il sindaco?

Ma se mercoledì, a Champions raggiunta, la Roma dovesse fare una richiesta ufficiale alla Fiorentina e una proposta al giocatoreLa società viola risponderebbe solo con un no secco anche di fronte a offerte esagerate, e per molte ragioni.

Primo, il giocatore ha un contratto e con Adv i contratti si rispettano. E si rispetta anche la Fiorentina che non può ricevere proposte del genere a pochi giorni dalla fine del mercato. Sarebbe stata respinta anche a giugno, ma se l’offerta fosse arrivata due mesi fa ci poteva essere il tempo per cercare un eventuale sostituito. Oggi no. Tutto è impossibile.

Secondo, su Borja è stata costruita anche questa Fiorentina, impossibile cambiare strada ora. Nel calcio, però, ne abbiamo viste di tutti i colori e quando una cosa monta come questa, qualcosa sotto potrebbe esserci, andrebbe stoppata un’altra volta dal giocatore. In certe situazioni meglio ripetere le cose per farle capire bene ed evitare speculazioni di sorta, ma anche dubbi e turbamenti fra i tifosi e nello spogliatoio che di solito sente gli spifferi.

Tornando all’esordio di Torino, ora è certo: l’anno scorso Sousa aveva paura della piazza, temeva di partire male, la contestazione era nell’aria e allora ha optato per una preparazione leggera. I risultati si sono visti, quella Fiorentina volava mentre gli altri correvano e per quattro mesi la Viola è stata stratosferica, salvo poi fondere nel momento più intenso della stagione. Sousa non è stato il primo a fare il furbo (in viola ricordiamo Terim e il Trap) e non sarà l’ultimo.

Dico questo per cercare di spiegare la differenza fra la brillante Fiorentina vista al debutto l’anno scorso con il Milan e quella moscia e imballata di sabato con la Juventus. Siccome la squadra è più o meno la stessa, evidentemente la differenza (in negativo) l’ha fatta la preparazione. Quest’anno Sousa ha lavorato anche sul fondo, sulla resistenza e la Fiorentina non ha ancora smaltito i carichi di lavoro, ha bisogno di qualche settimana per entrare in forma e durare (speriamo) per tutta la stagione.

Se è così, tutto può avere un senso. Io comunque continuo a faticare, non riesco a pensare e a credere che questa squadra possa tornare a giocare il calcio brillante, esplosivo e imprevedibile visto l’anno scorso. Certe situazioni sono irripetibili e certi giocatori difficilmente torneranno a giocare oltre i loro limiti, ma spero di sbagliare.

Questa, volenti o nolenti, è una Fiorentina diversa, figlia di conti in rosso, di budget azzerati e di manine più o meno mozze o mozzate da una proprietà spaventata da 39 milioni di passivo, dal 78 per cento di fatturato da pagare per gli stipendi e dal fair play finanziario. E’ una Fiorentina autarchica, anche se per ora nessuno ha chiesto ai tifosi di portare la fede d’oro alla patria viola.

In questa situazione fare previsioni è difficile. Se tutto andrà come Corvino ha programmato sulla carta, potrebbe essere perfino una stagione da applausi. Basta però una sbandata per andare fuoristrada. E’ una squadra enigmatica e l’ha dimostrato anche sabato a Torino. Spero solo che con la forma fisica tornino rabbia agonistica, velocità e voglia di divertirsi a giocare al calcio. Ho visto tutte le partite della prima giornata di serie A e, sinceramente, peggio della Fiorentina ha fatto solo l’Inter. Perfino il Milan, con i suoi limiti, mi è sembrata una squadra più felice di giocare al calcio. Con più voglia di vincere.

Forse, pensando al futuro, sto sottovalutando la forza di giocatori sconosciuti come Salcedo sul quale Corvino scommette, di giocatori di rendimento come Sanchez o De Maio, o di eterne promesse da rilanciare come Tello, ma fatico anche a vedere soluzioni che consentano all’allenatore di cambiare pelle per migliorarsi.

Allora forse il problema è l’allenatore? Aspettiamo, è solo la prima giornata e la gara con la Juve è di quelle da considerare quasi sempre persa (e non solo dalla Fiorentina). Mi dicono tutti che Sousa abbia superato la crisi di rigetto, che lavori bene in sintonia con Corvino. Aspettiamo allora una crescita graduale e soprattutto mi fido di quanto dice Corvino sulla bontà dei giocatori che è riuscito a portare a Firenze con un budget quasi azzerato. Corvino, a proposito. Interessa poco ai tifosi, ma è giusto sottolineare un piccolo miracolo sportivo del direttore generale viola, in due mesi ha venduto 26 giocatori e ne venderà ancora. Di questi tempi vendere è difficilissimo, lui si è liberato di una zavorra ( sono tutti giocatori non da Fiorentina) che appesantiva i conti e il monte ingaggi. Sarà felice Cognigni.

Resta da portare a casa un centrocampista per completare la rosa. Straniero? Questo è sicuro. Come vi dicevo la settimana scorsa, i nomi usciti non contano. Del difensore messicano Salcedo, ad esempio, nessuno sapeva niente. Non abbiamo indizi neppure sul centrocampista che arriverà, posso solo annunciare che non sarà Obiang. Peccato. Corvino ci ha pensato, ma il West Ham lo considera incedibile, non si è neppure messo a discutere sugli otto milioni del valore dell’ex doriano. Chi arriverà? Un’alternativa straniera a Vecino e Badelj, in attesa della forma giusta di Sanchez che a Torino ha fatto vedere buone cose. Ma non si può giocare con un centrocampo a tre? Buttiamola la. Come butto là la mia perplessità su debutto di Chiesa. Il ragazzo è bravo, ha giocato bene per il contesto, ma si fa debuttare un Primavera contro la Juve, fuori casa, con una squadra ancora in palese difficoltà? Il rischio di bruciarlo è altissimo. In genere i giovani si lanciano quando la squadra sta bene e può aiutarli, non può essere Chiesa in questo momento ad aiutare la Fiorentina. Infatti è finito fuori quando avrebbe meritato di giocare, ma nelle difficoltà è più facile togliere un ragazzino.

Forse, invece, sperava di giocare Pepito Rossi e il caso è aperto. Siamo stupiti dei musi lunghi e delle dichiarazioni che escono sul giocatore. Nessuno può pretendere di giocare titolare. Rossi dovrebbe ringraziare la Fiorentina per tutto quello che ha fatto per lui e come persona dovrebbe già essere felice di essere riuscito a tornare a giocare a calcio. Ogni minuto in campo dovrebbe essere una gioia. Non la è, vuole essere titolare. La Fiorentina l’avrebbe anche venduto e forse lo venderebbe, ma fino ad oggi non sono arrivate richieste ufficiali. Non lo vuole nessuno? Non lo sappiamo, se c’è qualcuno disposto a farlo giocare titolare si faccia avanti, una soluzione la Fiorentina la può trovare, ma un caso Rossi non può esistere.

Come spero non esista più un caso-Antognoni. Come sapete Adv ha accolto il mio appello, ha chiamato il Capitano e ne sono felice. Si vedranno in questi giorni, Adv interromperà le vacanze apposta. Avverrà finalmente quell’incontro che avrebbe dovuto esserci 14 anni fa. La Storia Viola conosce la nuova proprietà: era ora.

Spero si riparta sgombrando il campo da equivoci e malintesi, Adv e Antognoni sono due gentiluomini, non faticheranno a capirsi e stimarsi. Credo che da subito debba tornare ad esserci un rapporto normale e civile fra il Capitano e la sua Fiorentina, ognuno con la sua storia e il suo ruolo, ma non più separati.