BARONE, UN SOFFIO DI SPERANZA SENZA IPOCRISIA

18.03.2024 10:45 di  Stefano Prizio  Twitter:    vedi letture
BARONE, UN SOFFIO DI SPERANZA SENZA IPOCRISIA

Specialmente per chi svolge il ruolo di raccontare, in questo momento di dolore umano per un uomo e chi gli vuole bene davvero (famigliari e amici stretti) il rischio che si corre è cadere nell'ipocrisia. Per tentare di evitare di scivolarvi, noi che il Dg viola Joe Barone l'abbiamo criticato, anche molto aspramente fino a ieri: per via delle sue scelte calcistiche e comunicative, criticato si, ma sempre in buona fede, senza preconcetti, secondi fini o disonestà intellettuale, noi sentiamo il bisogno, proprio ora, di scrivere e metterci la faccia. Perchè quello della vita e della morte, quello del dolore umano è un terreno che c'accomuna tutti, noi popolo di questo mondo, tutti in balìa di un destino talvolta cinico e baro o, per chi crede, della volontà di un Dio che non è sempre comprensibile. 

Perciò questa manciata di righe non vuol essere un coccodrillo preventivo e inutile, ma solo un piccolo commento onesto su una vicenda umana, quella di Joe Barone, un uomo di appena 58 anni, che in tutto il suo impegno e lavoro di questi anni, nelle sue decisioni felici e in quelle criticabili è stato ed è la Fiorentina, l'identità amata di tutti noi. 

Poco fa è uscito il comunicato stampa, il primo da che Barone è stato ricoverato al S. Raffaele, che definisce le 'sue condizioni cliniche critiche, ma stabili'. Un comunicato che, confermando la severità del momento, rende difficile ogni interpretazione sia in chiave ottimistica, sia in chiave pessimistica. Ma il solo fatto che non neghi ogni possibilità ne lascia sempre un soffio vivo, un alito al quale è concesso attaccarsi almeno fino alle prossime parole che usciranno dall'ospedale, previste per domattina. Una speranza prudente e rispettosa del dolore della famiglia Barone e della sua dignità di essere umano. A quel refolo di buon vento c'appigliamo per passare la notte, dicendo una preghiera, per chi crede.

Intanto per gli uomini e le donne della comunità viola è un momento triste, è il momento di stringersi attorno alla famiglia di Barone, a Rocco Commisso e a tutta la Fiorentina.