AVANTI TUTTA A CENTROCAMPO: DEMME, RONGIER…BADELJ. SIMEONE POTREBBE RESTARE. GIOVANI SÌ, MA CONVINTI…
C’è entusiasmo intorno alla Fiorentina, eppure il mercato deve ancora cominciare. Il paradosso è il miglior indicatore di come nel calcio si possa provare a far calcio partendo dal rapporto con la piazza. Non sappiamo cosa farà la gestione Commisso, ma Rocco e il suo braccio destro Barone hanno capito di cosa ha bisogno il calcio: empatia, generosità nelle relazioni, aperture nei riguardi di chi ama questo sport. Il tempo stabilirà poi se avranno saputo fare calcio, ma intanto stanno dimostrando di saperci stare nel pallone. Alla faccia di chi sosteneva quanto fosse dura farlo a Firenze… Posto incendiario, polemico fino al parossismo, troppo esigente e quindi incapace di accontentarsi di un settimo-ottavo posto… Cosa pretendono i fiorentini…? Quante volte abbiamo sentito bisbigliare questa frase, spot della mediocrità di chi la pronunciava.
Siamo passati dai clienti alla famiglia. Vedi le telefonate negli States fatte in mezzo a chi in coda, sotto il sole, aveva deciso di investire i propri soldi su un’idea, un abbonamento sulla fiducia. I tifosi non sono clienti, ma ingranaggi decisivi del motore del calcio e in quanto tali vanno messi al primo posto. Sembrano sfumature, invece sono punti cardinali della mappa del calcio. Bastava poco, pochissimo per riaccendere il desiderio di una città spenta come un candela di fronte alla distanza della freddezza, a giocatori imbarazzanti in cerca di un curriculum nella Fiorentina, ai buchi di bilancio eletti a dogma di un pensiero. Bastavano un sorriso e un carezza.
Ora servono gli altri acquisti, intanto Boateng e Lirola. I tentativi andati male con De Rossi e Nainggolan sono il segnale però che il mercato viola è cambiato: dagli illustri sconosciuti si è passati a inseguire calciatori, dotati questi si di un curriculum, anche se in là con gli anni e con qualche turbolenza caratteriale, come l’ex interista. Occorrono calciatori esperti e portatori sani di personalità: gente che non tremi quando le partite prendono una brutta piega. La Fiorentina deve ripartire dal fondo della classifica, da una salvezza miracolosa: per trasformarsi nel salmone che risale la corrente della classifica ha bisogno di giocatori con tanti attributi. I dirigenti viola hanno scelto e indovinato la direzione del mercato, importante è non sbagliare le prede.
Adesso è il centrocampo la priorità, a cominciare dal play maker: i nomi caldi sono Demme - anche se questo può fare pure l’interno -, Rongier, elemento che piace moltissimo e poi Badelj, ex viola mai dimenticato e sempre rimpianto. Ci sono anche altre soluzioni, ma sono tenute ben nascoste.
In attacco stanno tornando a crescere le quotazioni di Simeone: dirigenti e allenatore lo vedono in forma e motivato. In assenza di offerte clamorose per società e giocatore, il Cholito potrebbe provare a rilanciarsi accompagnato da Vlahovic, Chiesa, Boateng e Sottil.
Un capitolo a parte meritano i giovani: quelli che hanno partecipato alla tournée americana sono entrati nella considerazione della dirigenza viola e di Montella. L’intenzione è di puntare su di loro a patto che siano convinti di investire sulla Fiorentina anche a livello contrattuale: Montella vuole giocatori molto motivati e con la mente sgombra.