ALL'OLIMPICO PRIMA FINALE PER L'EUROPA: RONCAGLIA, IL 3-5-2 E TONI CHE NON MOLLA
Il campionato è cominciato domenica scorsa... Con 11 partite da giocare in apnea. Tre sono decisive per la Fiorentina; valgono l'Europa League, meglio ancora la Champions. La prima è domani all'Olimpico, le restanti saranno a Firenze contro Milan (7 aprile) e Roma (5 maggio).
Dura sì, ma in fin dei conti inizia il divertimento. Adesso si vedono le squadre vere, quelle con anticorpi e temperamento. Si apre l'era del pragmatismo, come ha ampiamente spiegato Montella qualche giorno fa.
L'allenatore cerca la prima vittoria in trasferta del 2013 perché fino ad ora non sono arrivati nemmeno i pareggi lontano da Firenze... Un'ecatombe: su 45 punti totali la Fiorentina 33 li ha conquistati al Franchi. Qualcosa non funziona fuori casa, il dato non ha bisogno di essere interpretato. Ma per andare in Europa i viola dovranno leggere diversamente le prossime 6 trasferte. Giocando un calcio convincente, certo, ma soprattutto efficace.
Forse anche per questo Montella sta pensando di tornare all'antico, riabbracciando il 3-5-2. Un modulo che ha raccolto molte soddisfazioni e tantissimi punti. La strambata sul 4-3-3 è nata dopo la sconfitta con la Juve ed è servita per battere Inter e Chievo, mentre a Bologna il saldo è stato negativo. L'allenatore viola sa che col 3-5-2 aumenta l'ampiezza del campo, regola l'equilibrio in mezzo al campo, dando tenuta anche alla difesa. Poi con Montella i moduli non sono mai dogmi, ma strumenti flessibili. Cuadrado può alzarsi e abbassarsi, così come Pasqual. Magari è sui tre centrali che c'è discussione.
Roncaglia è tornato a coltivare speranze concrete dopo un 2013 passato più ai margini che in campo. In allenamento lo staff lo ha visto bene, potrebbe davvero tornare titolare contro la Lazio. Gonzalo e Savic dovrebbero essere gli altri difensori della terza linea. Anche se Tomovic spera.
A centrocampo manca Aquilani squalificato e il sostituto pare essere Migliaccio. Sissoko non è ancora pronto, l'ex palermitano offre più garanzie. Attenzione, però, a Mati Fernandez: il cileno-argentino sta molto meglio e la sua qualità in mediana potrebbe far comodo in una sfida complicata come quella di domani. Mati partirà dalla panchina, ma nella ripresa potrebbe avere una chance.
In avanti Toni non molla: Montella lo ha giudicato il migliore dei viola nella gara col Chievo, Lucagol è piaciuto a tutti nella Fiorentina. La tentazione di riproporlo pure con la Lazio è molto forte anche se Ljajic è in forma. Montella scioglierà questo nodo solo all'ultimo istante, visto che il titolare sicuro dell'attacco sarà Jovetic.
Il tecnico in settimana è stato attento anche alle sfumature, stimolando i suoi giocatori con l'incertezza del posto: ha mischiato spesso le carte, per tenere tutti in tiro. Montella sa che ora serve soprattutto la testa. Chi va in campo deve essere sintonizzato sulla frequenza della vittoria. Forte di una convinzione assoluta. L'Europa vale troppo, non può essere persa per errori banali. Chi sbaglia adesso lascia Firenze domani. Il campionato è appena cominciato, pure gli esami...
Mario Tenerani
Il giornale