TONI, Mi prenoto per i Mondiali in Sudafrica
Toni l'emigrante è tornato a casa. E la sua valigia è piena di desideri, idee, giudizi. Luca Toni, lei e Totti: due Scarpe d’Oro nella stessa squadra. Bello, ma non sarete un po’ anziani: 65 anni in due? «Guardi, ho rosicato quando dopo di me (2006) la vinse anche Francesco (2007). Io prendo la destra perché di sinistro calcia meglio lui. Scherzi a parte, non siamo vecchi. L’età agonistica si è allungata. Poi l’attaccante più fa gol e più ne vuole fare».
Meglio la Roma dell’Inter?
«L’Inter era interessata, ma ho scelto di andare dove volevo. Ora sono in prestito, ma se tutto andrà per il meglio farò di tutto per restare alla Roma».
Zona Champions, Europa League, Coppa Italia: la Roma ha questi tre obiettivi. Scelga.
«L’Europa League l’ho giocata ed è una bella soddisfazione, senza contare che fa giocare la Supercoppa. Col Bayern sono arrivato in semifinale. Quest’anno vorrei vincerla, ma ora occhio al Genoa: sarà dura».
Ha ancora voglia di festa al Circo Massimo?
«Ci sono andato di giorno e non l’ho neppure riconosciuto. De Rossi mi ha detto: "Se vinciamo qualcosa, vedrai che succede. Arriva più gente che dopo il Mondiale"».
Che cosa le ha detto Totti al suo arrivo alla Roma?
«"Finalmente c’è qualcuno a prendere i calci insieme a me"».
Previsioni: chi vince scudetto e Champions League?
«Lo scudetto può perderlo solo l’Inter, in Europa vorrei il Bayern in finale, ma la squadra più quadrata è il Chelsea».
Inter, spacciata quindi.
E Milan e la sua ex Fiorentina?
«Il Milan può farcela perché vedo il Manchester in flessione. Il Bayern? Di Van Gaal non parlo, ma lo vedo favorito, anche se la squadra viola ora è più forte di quella dei miei tempi. Credo che sia cresciuta anche grazie alla mia cessione».
Quale giallorosso conosceva di meno e l’ha sorpreso?
«Pizarro. È un fuoriclasse: lo avevo detto anche al Bayern».
Ci segnali tre giocatori della Bundesliga per l’Italia.
«Ribery è scontato e allora dico Lahm, il giovane fantasista Kross (Leverkusen) e Dzeko: fa bene il Milan a volerlo».
Mondiale: chance al 50%?
«Niente percentuali. Se torno ai miei livelli, ho buone possibilità di farcela. Il bis di Coppa? È dura, sarebbe buono anche arrivare fra le prime 4. Il flop in Confederations ci è servito, eravamo arrivati scarichi e non va bene. Certo, sulla carta ci sono squadre più forti, però era così anche nel 2006 e poi...».
Su di lei si è detto che ormai...
«...sono finito. Io in Sudafrica fra le punte ho giocato meno di tutti e si è esagerato nei miei confronti, ma sarà bello far ricredere tanti».
Occhio ad Amauri, però. Pazzini, Gilardino hanno detto che non serve. E lei?
«Capisco che può dare fastidio chi arriva a qualificazione ottenuta. Lui ha avuto attenzione perché è bravo e gioca nella Juve, ma è giusto essere decisi nelle scelte, senza convenienze. Se mi dicessero Italia o Brasile, io vorrei subito l’Italia. Comunque Lippi fa bene a scegliere il più forte: se a giugno sarà Amauri, ben venga».