ERIKSSON, Vincenzo: fai grande la mia Fiorentina
In un'intervista concessa al Corriere dello Sport, l'ex tecnico della Fiorentina Sven Goran Eriksson ha parlato anche della squadra viola:
“Firenze? Mio dio, i ricordi sono tanti. Scrivevate tutti che ero il rettore del calcio del paese dove sono nato, ora con trent'anni in più sono diventato un allenatore di mondo. Ma lo spirito è sempre lo stesso. Firenze me la ricordo bene, la famiglia Pontello, i fiorentini, Roberto Baggio, Dunga, l’altro mio ‘figlioccio’ Borgonovo se n’è andato. Ho ancora davanti agli occhi i suoi sorrisi, luminosi e sinceri, era un grande attaccante e un ragazzo meraviglioso. Certe volte la vita non è giusta, non si può morire così giovani, ho pianto quando mi hanno informato della sua scomparsa. Baggio? Che grande talento è stato, lo guardavi giocare e rimanevi incantato. Nonostante i suoi guai fisici, aveva voglia di diventare uno dei più grandi calciatori di sempre e c’è riuscito. Sono orgoglioso di averlo allenato. Caso mai mi è dispiaciuto non aver avuto come calciatore alla Fiorentina Giancarlo Antognoni, andò via pochi mesi prima del mio arrivo e non ebbi la possibilità di trattenerlo. Montella? Vincenzo era un grande attaccante, se un difensore sbagliava in area, stai tranquillo che lui faceva gol. E anche da allenatore ha dimostrato di avere grandi potenzialità. Gli faccio un grosso in bocca al lupo. Gli mando un messaggio: mi raccomando Vincenzo, fai grande la mia Fiorentina. Domenica contro il Bologna di Mihajlovic? Li ho avuti insieme alla Sampdoria, sarà una bella sfida. Ho visto che Sinisa sta facendo molto bene al Bologna”.