MERCATO, Come cambia la Serie A
Amauri, recuperato, in coppia con Miccoli: è stato del Palermo il colpo più riuscito dell’ultima settimana. Ovvio che gli ultimi giorni siano trascorsi monitorando gli effetti della nuova coppia offensiva rosanero, una (sulla carta) delle più assortite della prossima serie A. Finchè Amauri si portava appresso mezza difesa avversaria, aprendo spazi per i compagni-incursori oppure concludendo in porta, il Palermo aveva in tasca l’accesso alla Champions.
Il rovinoso infortunio subito nell’inverno scorso spense il Palermo, relegato ad una (quasi) anonima partecipazione alla prossima coppa Uefa. Ora il sogno ricomincia e Miccoli, col suo bagaglio, sembra il talento ideale per infiammare il Barbera.
Prigioniera di Chivu. I risvolti della storia sono noti: i giallorossi preferirebbero cedere il rumeno al Real e non all’Inter, club che ha da tempo raggiunto l’intesa economica col giocatore ma non con i Sensi. Una storia figlia di promesse, di parcelle, di stipendi come nababbi, di rivalità e gelosie latenti.
Il Real Madrid garantirebbe alla Roma una montagna di euro e (forse) il cartellino dell’esterno brasiliano Cicinho, che piace da matti allo staff tecnico giallorosso. Schiava di Chivu e dei suoi potenti managers (i fratelli Becali) la Roma rischia ora di incassare meno, costretta a cedere il rumeno all’Inter. Una storia che ricorda quella di Emerson, promessosi alla Juve di Capello nonostante la Roma volesse capitalizzare altrove la sua cessione.
Lazio incompleta. Tra poco piu’ di un mese l’andata del preliminare di Champions, il principale obiettivo stagionale. La squadra è però incompleta: manca il sostituto di Peruzzi perché la caccia a Carrizo, il numero uno argentino che Rossi aveva scelto, sembra definitivamente tramontata. Riecco De Sanctis ed Amelia, allora. Lotito ha epurato Jimenez (prossimo all’Inter). Per l’attacco suggestiva idea-Vieri. Occorre stringere i denti, però, perché da oggi la Lazio sarà già in Austria, in ritiro.
La spina dorsale del Toro. Inedita ma intrigante: Sereni in porta, Natali al centro della difesa, Rosina trequartista, Ventola, Bjelanovic (o Di Michele) in attacco. Proprio qui si anniderà il nocciolo della nuova stagione: il Toro è stata la squadra più’ asfittica dello scorso campionato, il gol vissuto quasi come un incubo. Ventola e Bjelanovic non passano per due stoccatori: la sensazione è che il movimento e i muscoli della nuova coppia d’attacco possano agevolare i colpi e i gol di Rosina.
Napoli, classe e fosforo. Lavezzi è sponsorizzato da Ramon Diaz, uno che al San Paolo ha lasciato il cuore. L’argentino possiede il bagaglio tecnico per far lievitare la qualità azzurra. Gargano è alto meno di un metro e settanta ma gioca a testa alta, virtù di pochi. Una certezza è Hamsyk, l’investimento più indovinato. Bianchi ha rifiutato la corte di De Laurentiis, preferendo aspettare altre soluzioni. Arrivasse pure Nocerino Reja schiererebbe un centrocampo giovane, potente e funzionale.
Le altre. La Samp cerca Montella che, nei piani di Mazzarri, dovrebbe abbinarsi con Caracciolo, in un auspicato gioco di sponde e di scambi. L’Udinese ha in tasca Mesto: Marino ha in mente una squadra rapida, con Quagliarella finalizzatore. Sta nascendo il solito Empoli intelligente: Giacomazzi al posto di Almiron. Coppola nuovo numero uno dell’Atalanta. Il Cagliari ha ceduto Suazo, Esposito e Langella, fino a due anni fa tesori dell’isola.