Goodbye o Auf Wiedershen Toni?

30.04.2007 07:12 di  Marco Conterio   vedi letture

Inghilterra o Germania? Monaco o Londra? Quale aereo lo porterà verso la destinazione ultima? Dubbio amletico per Luca Toni, che però una scelta sul suo futuro l'ha già fatta. Sarà lontano da Firenze.
Correva l'anno 2005 ed il centravanti di Pavullo passò, tra le ire dei tifosi rosanero, dal Palermo alla Fiorentina. 10 Milioni la cifra corrisposta al club di Zamparini, 1,5 Milioni lo stipendio annuo garantito alla punta emiliana. Gioia e tripudio tra i tifosi della Fiorentina, che iniziarono a sognare ad occhi aperti. E Toni, beh, non li ha traditi... 30 reti, come il suo numero di maglia, alla prima stagione in viola, il titolo di Scarpa D'Oro e terzo posto in campionato. Champions League, dunque. Quella coppa che Firenze sognava di poter giocare dopo tanto tempo era lì, a portata di mano, grazie soprattutto alle reti del suo cannoniere principe, Luca Toni. Poi lo scandalo di Calciopoli, le intercetazioni e la penalizzazione.

Resto? Oppure cedo alle sirene nerazzurre? Patto tra galantuomini si dirà. Della Valle rifiutò 20-25 Milioni, "spicciolo più, spicciolo meno", dall'Inter. Toni, dopo qualche titubanza, fece altrettanto con un ingaggio faraonico messo sul piatto dal club nerazzurro. C'era una Serie A da salvare, una salvezza da conquistare. Firenze non poteva fare a meno del suo centravanti. Ormai i tifosi gigliati si erano abituati a quella mano fatta roteare accanto all'orecchio, a quel sorriso, a quelle reti gonfiate. Toni non poteva andarsene. E cosi fu.



La Fiorentina risale indomitamente la china. "Salvezza prima di ogni altra cosa" il motto di Prandelli e dei suoi giocatori. Ma c'è dell'altro. Trascinata dal suo attaccante principe ed anche da uno stuolo di giocatori dalle indubbie capacità, quali Mutu, Montolivo e soci, la Fiorentina si fa largo tra le varie Reggina, Chievo, Messina e Siena e continua a salire. Fino all'Europa. Champions? Troppi 15 punti di penalizzazione, un fardello troppo pesante. "La Uefa è come uno scudetto per noi" ripetono col sorriso sulle labbra tutti i giocatori della Fiorentina. Toni compreso.
In Uefa dunque, pronti a far valere l'orgoglio viola sui campi d'Europa. Senza Toni però...

Facciamo un passo indietro. Le sirene nerazzurre, quelle che risuonavano nelle orecchie di Toni, non si erano spente ma si erano semplicemente affievolite. Ed a queste se ne sono aggiunte via via altre. Chelsea, Barcellona, Bayern Monaco, Milan, Juventus. Patto tra gentiluomini, dicevamo. Della Valle e Toni pare si accordarono affinchè il centravanti di Pavullo restasse e salvasse, portando magari in Europa, la Fiorentina, in questa stagione. Poi, il cannoniere principe dell'Italia, sarebbe stato libero di decidere il suo futuro. E Toni ha scelto. Il suo futuro è lontano da Firenze.

Chelsea, Juventus, Inter o Bayern Monaco?
La scelta è ardua. I club italiani sono in leggero svantaggio rispetto alla concorrenza. Il centravanti di Pavullo pare orientato infatti a non rinforzare, così come la società gigliata, una diretta concorrente. 20 Milioni alla Fiorentina e 7 Milioni al giocatore l'offerta deri Blues, 18 Milioni al club gigliato e 6 a Toni quella dei bavaresi.

Quale meta scegliere? Germania o Inghilterra? La Fiorentina, dal canto suo, si aggrappa a due grandi certezze. Pazzini è il futuro dell'attacco viola e presto arriverà un giocatore di spessore internazionale che saprà fargli a modo da chioccia. Firenze, poi, ha dato prova di grande maturità, accettando l'ormai prossimo addio del suo numero 30 senza scomporsi. Luca Toni, invece, di certezza ne ha una sola. Che sia Chelsea, Bayern o Arsenal, poco importa. Di certo, non volerà in econmy class.