CARESSA, All'Inter serve pazienza e realismo
Ora il presidente Moratti deve decidere. E’ di fronte a un dilemma: come si può fare per diventare più competitivi in Europa? Non porsi domande sull’allenatore innanzi tutto. Mourinho non è infallibile, non lo è nessuno. Della partita di Mercoledì deve spiegare alcune cose. Perché quel Vieira dal primo minuto, non si sapeva che non era in condizione? Perché insistere su Figo, un grande giocatore che però, ultimamente, porta in giro la sua ombra allungata dal tramonto? Perché rinunciare per partito preso a uno come Cruz, che in passato ha dimostrato di sapersi sacrificare ovunque? Capita di sbagliare, tuttavia cambiare di nuovo vorrebbe dire ricominciare da capo. A un nuovo tecnico invece bisogna dare del tempo, soprattutto se ha cominciato solo ora ad ambientarsi. Le squadre di Mou non saranno mai spettacolari. Ma neanche quelle stravincenti di Capello lo erano. Un'altra stagione è indispensabile, ma bisogna seguire i suoi voleri. Se gli dai fiducia gliela dai completa. Con qualche aggiustamento. Tipo convincerlo che giocatori come Quaresma da noi…. non sono cosa. Leggo dei nomi che servono a poco. Tipo Diego. Buon giocatore, ma vi risulta che abbia fatto fare il salto di qualità al Werder in Europa? Puntare sui giovani si può, ma certo non deve diventare una filastrocca, sciocca, inutile, tediosa. Non è che il giovane, per forza, ti rassicuri. Deve essere buonissimo, come Santon o Balotelli.
Servono giocatori di grande personalità. E serve un’altra mentalità. Quella che quando l’Inter si è trovata sotto, disperata, ha trovato. Scrollandosi di dosso tensioni e paure. Bisogna cercare calciatori utili, più che importanti. Andare a spendere per prendere dei nomi non serve più a nulla, ed è troppo facile. Meglio farsi una rete di scout di assoluto livello. Meglio seguire la strada dell’Udinese. Meglio affidarsi a chi potrebbe dare qualcosa. Confermare Mou, cercare ovunque chi comprare, scordarsi i grandi nomi. Creare la squadra, come si fa in un club, senza cercare una selezione, come si fa in Nazionale. Si può fare. Non si arriva dagli ottavi alla finale in un anno. Bisogna costruire con pazienza. In fondo già arrivare in semifinale, allo stato attuale delle cose, sarebbe un successo. Realismo. Questa è la parola d’ordine.