V. HUGO, Nuovo leader in nome di Dio e Astori

01.04.2018 18:00 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
V. HUGO, Nuovo leader in nome di Dio e Astori
© foto di Federico De Luca 2018

Vitor Hugo è un fervente cattolico: chiunque abbia mai sentito una sua dichiarazione o letto una sua riga tramite i social network avrà ben presente quanto il centrale brasiliano non perda occasione per mandare il suo costante ringraziamento a Dio. Questo spirito forte e questa convinzione così radicata gli hanno permesso di superare agevolmente i primi mesi in maglia viola, fatti di molte panchine e mugugni, anche nei subentri nel corso dei quali tutto sommato non aveva demeritato. L'esordio a San Siro, d'altronde, non era stato certamente dei migliori. Dopo la tragica scomparsa di capitan Astori poi, anche lui però è stato fortemente toccato dal lutto. Ma, come nel caso di Saponara, la rielaborazione ha dato autostima e forza al giocatore, chiamato peraltro al delicatissimo ruolo di ricoprire in campo la medesima posizione del compianto compagno, portato via dalla vita terrena.

Sembra scontato, ma una personalità come quella di Vitor Hugo non può rimanere impassibile ad eventi del genere, ed il messaggio è arrivato più forte che mai nella partita del grande saluto del popolo viola ad Asto. La sua imperiosa incornata, con uno stacco da terra semi-record e un incrocio di numeri e combinazioni con il 13 al limite dello scientifico, sono valsi la vittoria finale da poter dedicare. La spinta motivazionale per il difensore brasiliano non è più calata finora, e lo stesso Pioli non ha mai pensato dal canto suo di togliergli quel posto al centro della difesa. Adesso la squadra si è rimessa in corsa per l'Europa, e la fisicità di Vitor Hugo, abbinata alle sue accresciuti doti di lettura difensiva rispetto alle prime uscite, possono essere una risorsa in più. Il ragazzo ha una duplice trazione a condurlo nel suo cammino.