SOUSA, PROGRAMMAZIONE? A VOLTE RIESCE, ALTRE NO. LE "UOVA" VANNO APERTE
Vigilia della sfida di campionato contro il Carpi in casa Fiorentina ma anche - e soprattutto - il day-after dell'ultimo giorno di calciomercato invernale. In sala stampa ha preso come di consueto la parola il tecnico gigliato Paulo Sousa. Queste le sue dichiarazioni:
Sulle insidie della gara contro il Carpi: "Solo Marcos è in dubbio per domani: ha avuto una distorsione alla caviglia non infortunata, sta recuperando ma non è ancora al 100% per domani. Contro il Carpi siamo andati sempre in difficoltà nelle due partite giocate, dovremo inziare in modo concentrato la partita senza concedere nulla. Non dovremo concedere nessuna occasione e creare più occasioni possibili".
Su Tello: "Tutti i giocatori disponibili hanno la possibilità di giocare: vogliamo approfittare dei giocatori più freschi. Sotto questo aspetto Cristian è un giocatore possibile".
Sul suo rapporto con la Fiorentina: "Io non mi tiro mai indietro, voglio essere sempre chiaro ed onesto con tutti quando faccio le mie valutazioni. Per me i confronti devono essere costruttivi per restare ad un livello alto".
Sul perché non vuol parlare di mercato: "Io nel mio vocabolario non ho paura, ma solo ambizione e coraggio per poter vincere ed essere felice. Io parto sempre dal presupposto che sono la persona più felice del mondo perché faccio il lavoro che amo. Questo mi spinge sempre a migliorarmi continuamente".
Se si sente un allenatore scomodo: "Ogni allenatore ha la sua personalità, con la propria leadership: non mi sento un allenatore scomodo, ma un tecnico che ha voglia di crescita continua e di vincere con una mentalità vincente. Poi ognuno è responsabile delle proprie decisioni così come la mia".
Sul clima di nervosismo in città: "Non possiamo nasconderci da questo sentimeno di delusione: si respira aria di sconfitta in città e questo può essere un problema. Chiedo a chi ama questa maglia di continuare a spingerci perché la tifoseria è il miglior acquisto che possa essere fatto. Il sentimeno di delusione di sconfitta spero che porti la tifoseria a starci vicino".
Su cosa possono dare i nuovi arrivi: "I due ingressi di ieri dal mercato non ci potranno dare una mano ma avrò bisogno di conoscerli meglio, oggi mi sono messo a studiarli. Tino è squalificato ma sta crescendo, è stato infortunato ma sta ricominciando ora a fare un certo tipo di lavoro, Tello e Zarate sono due giocatori diversi e possono giocare per 90', poi dipende da quello che avviene in partita".
Sulla brillantezza della squadra: "Io sarei preoccupato se noi non creassimo, non tanto se non segnamo: questo è successo solo con il Milan, col Genoa invece abbiamo creato occasioni".
Su Babacar: "Io vedo in lui un grande miglioramento sotto l'aspetto dell'atteggiamento, a Genova ha avuto 3 occasioni, sta lavorando ma mi piacerebbe vederlo con molta fame di strappare le opportunità che la vita gli sta dando".
Ancora sulla scelta di non parlare di mercato: "Io sono concentrato sul mio lavoro, del mercato deve parlare e deve spiegare la società".
Sul messaggio che si sente di dare alla città: "La città non si deve dimenticare della passione e dell'amore che hanno per questa maglia. Noi non vogliamo sentire questo sentimento di sconfitta e di delusione, ma vogliamo sentire la gioia di vestire la maglia della Fiorentina".
Sul Carpi: "Io normalmente cerco di spostare il morale dei giocatori sulle nostre convizioni di gioco. Non dobbiamo aspettare gli altri, dovremo essere noi ad imporre il nostro gioco".
Su come sta Kalinic: "Sta lavorando per crescere di condizione, ma deve essere aiutato quando ha le opportunità di fare gol. Spero anche che la "legge" (intesa come gli arbitri, ndr), gli diano la possibilità di farlo".
Sulle "uova" del mercato che hanno fatto migliorare la squadra: "Dobbiamo prima aprire le uova per vedere cosa c'è dentro... spero proprio di sì".
Sul concetto di programmazione: "Io vedo sempre le cose nel lato positivo, mai in quello oscuro. L'atteggiamento è sempre stato quello di fare le cose bene. Qualche volta le cose riescono, altre volte no..."