PRANDELLI, Keirrison troverà spazio molto presto
Passato anche l'ultimo giorno di mercato, le attenzioni sono adesso tutte rivolte verso l'impegno di Coppa Italia di domani sera, l'andata a San Siro contro l'Inter. Anche considerando il turn-over accennato da Cesare Prandelli dopo la partita contro il Palermo, possibili domani alcuni cambi di formazione. Queste le impressioni della vigilia proprio del tecnico viola.
Sulla partita di domani: "E' una partita sentita da entrambe le squadre. Noi sappiamo che affronteremo la più forte squadra del campionato. E' una semifinale quindi vogliamo mettere in difficoltà l'Inter".
Cosa si teme più dell'Inter e cosa l'Inter deve temere della Fiorentina? "Dell'Inter bisogna temere la compattezza e il valore dei singoli. Noi non abbiamo nulla da perdere per cui giocheremo la nostra partita. La Fiorentina vuole continuare a crescere sotto molti punti di vista".
Sul mercato: "La società ha voluto ringiovanire la rosa, per cui il futuro è garantito. Certe operazioni avremmo volute farle questa estate, poi per mille motivi non ci siamo riusciti. Era d'obbligo mettere nella rosa giocatori che portano entusiasmo. Ci vorrà un po' di tempo per mettere d'accordo tutti dal punto di vista dello spirito e del gioco".
Su Bolatti: "Domani inizierà da titolare la partita. E' un giocatore che ha concluso un campionato qualche settimana fa, dal punto di vista fisico non ha nessun problema, forse può patire un po' l'intensità. Dobbiamo lavorare per dargli ritmo, sono sicuro che può darci un contributo importante".
Che emozione c'è a giocare la semifinale? "Non ho ripensato a quella di Uefa, ma quell'esperienza per noi è stata fantastica e la finale ci è stata negata solo dai rigori. Questa è un'altra storia, affrontiamo una squadra davvero forte. Noi dobbiamo cambiare l'aspetto mentale, che è quello che mi preoccupa di più in questo momento".
Sul periodo che attende i viola: "Per noi sono stati tutti periodo decisivi e tutti difficili. Questo è un lavoro in cui non ti puoi mai fermare, non puoi gioire delle vittorie o deprimerti per le sconfitte. In questo momento c'è solo un problema psicologico, abbiamo bisogno di fare una partita importante per ritrovare condizione".
Sulle partenze di Dainelli e Jorgensen: "E' presto per parlare di chiusura di un ciclo e di programmi. Abbiamo perso due ottime pedine dal punto di vista dell'esperienza e della personalità. Dobbiamo convincerci di poter sopperire a questo con l'entusiasmo e la voglia di stupire. In queste settimane con le situazioni che si sono verificate e le partenze si è creato un po' di squilibrio, per questo dico che la squadra deve ritrovare l'entusiasmo del gioco".
Sulla panchina d'oro vinta da Allegri: "allegri ha dimostrato nella passata stagione di aver guidato una squadra ed aver ottenuto risultati attraverso il gioco. Io avrei votato Mourinho ma anche il mio voto non sarebbe bastato; non sono andato perché sono stato male la notte".
La semifinale con l'Inter ha già un risultato scritto? "In tante occasioni i pronostici sono stati rispettati e in altre no".
Su Keirrison, Ljajic, Mutu e Cassano: "La linea verde è una garanzia di continuità, la voglia di continuare attraverso questi acquisti e di dare un messaggio alla tifoseria. Non si può chiedere di poter arrivare in poco tempo a grandi risultati. Adrian deve ritrovare serenità e voglia di ricominciare e per questo oggi sarà con noi ad allenarsi, anche se io gli avevo suggerito di stare con la famiglia. Il regolamento dice che non può disputare partite ufficiali o amichevoli, ma si può tranquillamente allenare. Cassano poteva essere il giocatore giusto per noi, poi le cose sono andate diversamente e ne prendiamo atto".
Sui prossimi impegni: "Le preoccupazioni arrivano soltanto da un motivo, cioè il recuperare o no alcuni giocatori. Tante volte sei costretto a giocare molte partite consecutive e perciò perdi in brillantezza".
Come sta Gilardino? "E' partito anche lui molto presto, è arrivato in ritiro ancora prima del previsto. Sta pagando un eccesso di generosità. E' un guerriero ma avrebbe bisogno di recuperare qualche energia".
Come si affronta l'Inter? "L'Inter è da anni la squadra più forte d'Italia, quando l'affronti non devi mostrare nessun timore ed è questo che voglio trasmettere alla squadra. Magari concederemo qualche contropiede ma voglio che ci sia la voglia di fare gol. La squadra perfetta non esiste, quando abbiamo la palla anche noi possiamo determinare qualcosa".
Su Jovetic e Balotelli: "Domenica in certi momenti gli è mancato il passo giusto in certe situazioni, il problema è sulla terza o quarta partita. Balotelli non lo conosco personalmente, ho rispetto per chi lo allena ma non sono in grado di dare un giudizio".
Un giudizio su Keirrison e i tempi per vederlo in campo: "Keirrison non è disponibile per domani perché non c'è il transfer, speriamo che arrivi per domenica. Ha caratteristiche importanti, penso che si possa inserire in modo veloce. Da oggi si allena con la squadra".
Un commento sulla partenza di Jorgensen: "Non ho mai pensato di dover dire qualcosa su Jorgensen, è come uno di famiglia che va a fare un'avventura. Non sento uno strappo così violento. In questi anni ha contribuito in modo importantissimo soprattutto dal punto di vista del rapporto con i giovani".