LA MIGLIOR CURA
Due sconfitte consecutive sulle quali non soffermarsi più di tanto. Anche perchè è lo stesso calendario a imporre alla squadra di Montella un rapido riscatto. Domani la Roma in Coppa Italia, domenica il Napoli, per non addentrarsi oltre nel gennaio in salita che attende i viola. In queste condizioni, probabilmente, tornare in campo è la cura migliore. Per dimenticare le sviste di Romeo e gli schiaffi di Di Natale.
Va da sè che, per il momento, i crucci principali di Montella siano legati agli estremi della formazione, dal portiere agli attaccanti. Viviano scalpita per riprendersi la maglia da titolare, Toni è rimasto a riposo a Udine, Jovetic avrà di sicuro voglia di zittire qualche critica (tutto sommato meritata) arrivata dopo due prestazioni a secco. Le rinvicite sono presto servite per tutti e tre, chiamati a guidare la Fiorentina in una serata di Coppa Italia dal grandissimo valore.
Ma se i viola non se la passano benissimo, almeno rispetto agli ultimi mesi, i giallorossi sembrano messi di gran lunga peggio. Totti bloccato per i prossimi tre, quattro giorni, Lamela e Osvaldo squalificati rendono di fatto le scelte di Zeman come minimo obbligate. La Roma che arriverà a Firenze, tra l'altro, non potrà nemmeno fare affidamento su Nico Lopez impegnato con la nazionale di categoria, con il solo Destro disponibile e Pjanic e Marquinho riadattati al modulo in questione.
Sfida tra attacchi in difficoltà, dunque, con la differenza che per uno Zeman che perde pezzi c'è un Montella con un nuovo attaccante a disposizione (Larrondo). Il doppio passo falso dei viola può essere messo alle spalle con una vittoria in Coppa che ricaricherebbe l'ambiente, creerebbe nuove ambizioni e rilancerebbe i viola in vista della gara di domenica contro il Napoli. Serve certamente una gara all'altezza, ma questa Viola ha tutte le carte in regola per stoppare la corsa in Coppa Italia della Roma. Dopo due sconfitte in serie, sarebbe la miglior cura.