IL COMMENTO TECNICO: LA VIOLA PUÒ FARCELA. L’EUROPA INCANTATA DA BERNA
Il risultato è l’unica cosa che cambierei di una bella serata che ha detto tanto in chiave Europa League, ma anche per il futuro del campionato: la Fiorentina, quella che incanta e gioca un calcio moderno e spettacolare, è tornata in tutto il suo splendore.
La crescita già evidente nella sfida contro l’Inter, si è completata con il Tottenham grazie alla ritrovata energia mentale unita a una migliore condizione atletica e al recupero di giocatori fondamentali.
Rieccola la Fiorentina che a questo punto può anche pensare di andare a Londra fra una settimana e portare a casa quel risultato che le consentirebbe di andare avanti in Europa League. Il sorteggio è stato sfortunato, il Tottenham in questo momento è la squadra più in forma della Premier League, temevo davvero una serata difficile, e invece la Fiorentina ha prima sofferto gli inglesi, ha subito un rigore ingenuo e inutile, ma poi ha preso coraggio, ha dimostrato di essere una grande squadra, di poter reggere il confronto e ha cominciato a giocare come sa, con personalità, scioltezza e intelligenza. Il secondo tempo è stato bellissimo. Il pareggio ha ridato un senso alla gara, negli ultimi venti minuti ci sono state anche le occasioni per vincere. E il due a uno sarebbe stato il risultato più giusto. Peccato, ma il futuro è ancora a portata di mano.
I meriti vanno naturalmente a Sousa che ha pensato bene la partita. Mi piace sempre più questa squadra che è capace di cambiare modulo più volte all’interno della stessa gara, che ruota spesso le posizioni dei giocatori, che passa dalla difesa a tre a quella a quattro, che non da punti di riferimento. E’ un calcio moderno che se giocato su alti ritmi può mettere in crisi qualsiasi squadra.
Non dannatevi alla ricerca di un modulo tattico, non l’ho sentito dire da nessuno, ma la Fiorentina nel primo tempo ha giocato per larghi tratti con il 4-4-2 con Zarate e Ilicic in attacco, in pratica due falsi nueve per non dare punti di riferimento con Bernardeschi sull’esterno sinistro e Kuba a destra. In fase di possesso palla, con l’avanzare di Berna e di Alonso sulla sinistra, il modulo diventava frequentemente 3-4-3. Nella ripresa si è visto il 4-2-3-1 con l’ingresso di Kalinic e soprattutto con lo spostamento di Borja Valero nei tre dietro l’unica punta e il ritorno di Badelj. Proprio con il regista arretrato, l’uomo che da i tempi e le geometrie, la Fiorentina è tornata al suo splendore. Con Badelj tutti ci guadagnano, Borja può fare il regista mobile nella fase offesiva, e il croato il regista arretrato. Con questi due nei posti giusti è tornata la fluidità di manovra, è tornata l’imprevedibilità e il movimento di tutta la squadra.
Ma ancora una volta si è accesa una luce chiamata Bernardeschi. Oltre al gol che non è poco, riportato sulla destra, da esterno, nel secondo tempo ha giocato da grandissimo giocatore. Quantità e qualità, non ha sbagliato un pallone, offerto soluzioni e si è inserito nella manovra sempre con i tempi giusti. Quel fuoriclasse che ha dentro esce sempre di più e Conte in tribuna ha mostrato la sua soddisfazione.
Come vi abbiamo già anticipato da tempo, Berna sarà convocato per l’amichevole di marzo, ma quasi sicuramente farà parte anche del gruppo azzurro che andrà agli Europei. Un giocatore così porta qualità, energia mentale e soluzioni tattiche.
Ma, grazie alle dirette internazionali, ieri sera l’intera Europa calcistica ha avuto la conferma che questo ragazzo viola sta crescendo sempre di più e anche a livello internazionale conserva personalità e maturità. Insomma, è pronto al decollo e a qualcuno sembrerà folle, ma la sua quotazione lievita di settimana in settimana. Forse trenta milioni non bastano più. Ieri sera lo ha elogiato anche Pochettino, il tecnico del Tottenham.
Degli altri viola ha fatto la sua onesta partita Tino Costa, è una soluzione che funziona per il centrocampo e con un ritmo partita migliore sarà ancora più utile nel finale di stagione. Zarate è una furia, individualista, ma geniale per come spacca le partite: ha fatto buone cose. Kuba sta riacquistando convinzione, anche lui ha bisogno di giocare. Non parlo di chi gioca sempre, hanno fatto tutti cose importanti, da Gonzalo a Borja e Astori. Migliora Alonso, Ilicic può dare di più ma non stava bene. Tomovic ha fatto buone cose, ma ha pure commesso l’ingenuità sul rigore. Questo è Tomovic, ma non da oggi.
La sorpresa vera è Tatarusanu in porta con la bocciatura di Sepe. Per me Sousa ha fatto bene, questa storia del portiere di coppa non mi ha mai convinto. Chi non gioca mai, quando è il suo turno ha sempre incertezze, il portiere è un ruolo delicato, le partite vanno vinte e devono giocare i migliori. Punto.
L’organico ritrovato (manca solo Benalouane) e l’utilizzo dei nuovi che non saranno dei campioni ma non sono così male, ci consegnano una Fiorentina più forte rispetto al girone d’andata, pronta per le ultime tredici partite decisive per il terzo posto.
Soprattutto, però, ieri sera s’è capito che anche lo spauracchio Tottenham fa meno paura. E se è vero che l’uno a uno è un risultato penalizzante, è altrettanto vero che a Londra, sul loro bellissimo campo, gli inglesi trovano forza, ma lasciano anche più spazio. Il possesso della Fiorentina, la qualità di molti interpreti e le verticalizzazioni improvvise, possono essere la chiave del match di ritorno. Ricordiamo che un due a due, ad esempio, qualificherebbe i viola. Quello che comunque ci conferma la gara di ieri sera è che la Fiorentina è tornata a un livello tale da potersela battere con tutte le squadre più forti d’Europa. Proprio a Londra, l’estate scorsa, battendo il Chelsea la Fiorentina ha capito di essere una grande squadra e di avere un gioco importante. La stagione lo sta confermando in pieno.
E questa partita col Tottenham può rilanciare anche le ambizioni viola in campionato. Lo avevo scritto e il campo l’ha confermato, la vittoria adrenalinica sull’Inter ha dato una scossa a tutti, è stato il carburante che serviva.
Domenica a Bergamo contro l’Atalanta servono i tre punti, ma Sousa con un sapiente turn-over potrà dosare le forze, far ricorso alla freschezza di Babacar, Roncaglia, Pasqual e Tello, riproporre Badelj e Kuba che devono giocare per riprendere il ritmo partita. Mi immagino una formazione con Tatarusanu, Roncaglia, Gonzalo, Astori e Pasqual; Badelj e Vecino o Costa in mezzo; Kuba, Ilicic e Tello con Baba in attacco. In vista di Londra ho ipotizzato un turno di riposo per Borja e Bernardeschi, ma probabilmente lo spagnolo giocherà dall’inizio per uscire nella ripresa (e anche diffidato e dopo c’è il Napoli), mentre Berna potrebbe fare il contrario. Se recupera Benalouane, potrebbe esserci anche il debutto del difensore contro la sua ex squadra, magari per concedere un po’ di riposo anche ad Astori. Vedremo.