CASCIONE A FV, Da viola cresciuto con Bati e Rui
L'ex centrocampista del Cesena Emmanuel Cascione ha parlato in esclusiva a FirenzeViola.it a margine del ritiro AIC a Coverciano per i giocatori senza contratto:
Sul fallimento del Cesena, sua ultima squadra?
"Purtroppo oltre al fallimento della società, è fallita anche la città che vive per la squadra e ha grande passione per il calcio. Per me il dolore è tanto visto che ero anche il capitano della squadra e giocavo da 5 anni lì. E' una bella botta da assorbire. Adesso pensiamo già al futuro, sperando che si presenti qualcuno con un progetto serio per cercare di far risalire il Cesena nelle categorie che merita".
Futuro da giocatore o da allenatore?
"Ho ancora voglia di giocare e sto bene fisicamente. Sto valutando qualche proposta in attesa di sapere come si comporterà il Cesena. Potrei anche rimanere perché ho voglia di dare una mano, ma allo stesso tempo sono qui anche per capire come funziona il mondo dell'allenatore. E chissà che in futuro non possa allenare proprio il Cesena..."
Sei partito dai Giovanissimi della Fiorentina. Che ricordi hai di quella lontana esperienza?
"Giocavo alla Fiorentina quando ero molto giovane. Sono stato due anni molto belli. In quel periodo la Fiorentina era una delle sette potenze della Serie A, la società era molto ambiziosa e per me che ero un ragazzino era bellissimo: ti ritrovavi di fronte campioni come Batistuta, Rui Costa che sono delle leggende qui a Firenze. Imparavo molto da loro anche solo andando a vedere le partite allo stadio. E' stato davvero un passaggio felice della mia carriera".
Cosa pensi della Fiorentina attuale?
"Secondo me da un paio di anni la Fiorentina sta lavorando molto bene perché riesce a prendere giovani di qualità abbinati a gente d'esperienza. Ha una politica interessante, però in questo momento è una mina vagante perché potenzialmente potrebbe ritrovarsi tra le prime cinque del campionato. Solo che in questo periodo le prime quattro stanno spendendo tanto per prendere grandi campioni quindi si sta creando un po' di divario. Però nel calcio di oggi con l'organizzazione si possono fare cose importanti".
Chi ti piace di più dei giocatori viola?
"Ho un pupillo in Serie A che anche se non è ancora diventato un campione, ha le doti per diventarlo: Federico Chiesa. Mi ricordo che una delle sue prime partite in prima squadra fu proprio contro di noi in amichevole due anni fa e rimasi impressionato da questo ragazzo. Ha una potenzialità di tecnica e atletica che pochi in Italia hanno. Infatti poi quando è andato in nazionale ha dimostrato di che pasta era fatto. Deve affermarsi in una grande squadra perché ha un grande futuro davanti a sé. Un giocatore così è anche difficile trattenerlo. E' giusto anche per lui mettersi in mostra, poi magari diventerà una bandiera della Fiorentina, ma io penso che poche squadre se lo faranno scappare".