A BORDO DELL'AEROPLANINO...

09.07.2012 00:29 di  Stefano Borgi   vedi letture
Stefano Borgi
Stefano Borgi
© foto di Firenze Viola

Ciò che colpisce di Vincenzo Montella è la leggerezza. Che è poi la stessa di quando giocava. Lo abbiamo osservato nei primi allenamenti, nella conferenza stampa di presentazione, nelle poche dichiarazioni rilasciate in questi giorni. Vincenzo sa il fatto suo, sa di avere una grossa responsabilità, sa di dover restituire entusiasmo ad una piazza svuotata, depressa. Vincenzo lo sa, ma non per questo ne fa un dramma. Affronta il problema con leggerezza (che non vuol dire incoscienza), col sorriso, conscio che si parla di calcio. E come scrisse qualcuno... il calcio è un divertimento, sopratutto se fatto da persone serie. Non a caso Vincenzo veniva chiamato l'aeroplanino. Certo, il soprannome prende spunto dal modo in cui esultava, simulando appunto un aeroplano. Nel suo caso poi, è diventato un aeroplanino visto il fisico minuto, agile e guizzante. Però... qualcuno ricorda come giocava Vincenzo Montella? Spesso sembrava danzare sulle punte, accarezzare il pallone, piazzarlo nell'angolo più lontano sempre con i giri contati. Mai "ciabattandolo", mai usando violenza sull'arnese del mestiere. Di contro, a volte, faceva esplodere il suo sinistro con fendenti diretti al "sette", con forza e precisione, ma (fateci caso) non mancava mai l'effetto a girare, quella carezza impressa che rendeva il tutto imprendibile e imprevedibile. A me hanno sempre detto... "la prima idea è sempre la migliore". Allora diciamo che... "la prima impressione è sempre la migliore", quella ricavata a pelle, senza starci a ragionare più di tanto. Vincenzo Montella mi da fiducia, e non so perchè. E' giovane, volenteroso, furbo (un napoletano cresciuto ad Empoli, mix che potrebbe rivelarsi devastante) motivato, e si gioca la carta della vita. E non è uno sprovveduto (vado sempre a sensazione): se ha sposato la carta Firenze lo ha fatto a ragion veduta. Per questo invito tutti i tifosi viola a salire a bordo dell'aeroplanino e partire. Attenzione, non a decollare (un verbo troppo impegnativo)... Partire. Mettendoci impegno e tutta la buona volontà necessaria.

15 ANNI FA - Il caso di Vincenzo Montella alla Fiorentina si può paragonare a quello di Alberto Malesani. Correva il campionato '97-'98 e, fatte le debite proporzioni tra società, rosa a disposizione, calore e attaccamento del pubblico, ricordo un Gabriel Batistuta in preda ad una crisi di nervi che non voleva tornare dall'Argentina, ed un Manuel Rui Costa perplesso, dubbioso (eufemismi) richiestissimo dal Parma di Callisto Tanzi. Poi, potenza del ritocchino (per il Re Leone), effetto del buon cuore del portoghese, entrambi restarono in attesa di conoscere il nuovo "guru" proveniente da Verona. La storia la sappiamo tutti: Malesani fu un tornado sui due fuoriclasse viola, in poco tempo seppe conquistarli con l'entusiasmo, con la forza delle idee, partorendo un'annata a tratti sorprendente. Spostiamo il tutto di 15 anni e veniamo ad oggi. Prendiamo Stevan Jovetic e Valon Behrami (i due fuoriclasse di "questa" Fiorentina) e mettiamoli a confronto con Vincenzo Montella. Aggiungiamoci uno staff di 11 persone, la voglia ed il sorriso (Malesani no, non rideva mai...) di un giovane allenatore che non lascia niente al caso, che addirittura si avvale di un preparatore delle palle inattive. Chi vi dice che non scatti la scintilla? Che non nasca qualcosa di clamoroso, esattamente come 15 anni fa?

TUTTI A BORDO - Non ci nascondiamo, le premesse non sono buone: i giocatori non vogliono venire a Firenze, quelli buoni sembrano volersene andare, altri ancora non se ne vanno perchè non li compra nessuno. E poi Andrea non c'è, i soldi non ci sono, Diego...no, lui forse è davvero meglio che non ci sia. Infine la piazza, sfiduciata, avvilita, narcotizzata, disinteressata... Eppure l'aeroplanino ci piace, ci convince, ci invita a salire a bordo e fare un giro. Mercoledì la presentazione delle maglie (state buoni se potete...) in settimana i primi arrivi dal calciomercato (già oggi è il giorno di Viviano), lunedì 16 la partenza per Moena... Vincenzo ci crede, perchè non aiutarlo?