PASQUAL, VINCERE È POSSIBILE, SOGNO L'EUROPA LEAGUE

A cura di Lorenzo Di Benedetto
20.11.2013 13:25 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
PASQUAL, VINCERE È POSSIBILE, SOGNO L'EUROPA LEAGUE
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© foto di Federico De Luca

Il capitano della Fiorentina Manuel Pasqual ha parlato ai microfoni di Lady Radio. Ecco le sue dichiarazioni: "Sto molto bene. Ho raggiunto un obiettivo importante come quello di tornare in Nazionale e in più con la Fiorentina abbiamo fatto un ciclo importante. La convocazione di Prandelli? E' stato bellissimo. Non ci credevo più. Spero di poter andare in Brasile e cercherò di guadagnarmi il posto attraverso grandi prestazioni con la Fiorentina. Perché non venivo convocato? Ho parlato con Prandelli il giorno della mia convocazione e mi ha detto che non mi sceglieva per gli scarsi risultati sia personali che di squadra. Il mio rinnovo? Spero di vincere qualcosa alla Fiorentina. Ci credo, la squadra è stata attrazzata per questo e penso che in futuro la società farà ancora di più. La squadra ha fame, anche se per ora la Juventus resta la squadra più forte. Anche la Roma, non giocando le coppe ha qualcosa in più di noi. Dopo queste due squadre ci siamo noi insieme al Napoli. Rossi? E' un grandissimo giocatore. Solo Toni e Mutu, a Firenze, sono stati ai suoi livelli. Gomez? Non so quando potrà tornare in campo. Spero presto perché ci darà una grande mano. E' un attaccante che da solo riesce a dare più peso alla squadra. Con Mario possiamo trovare anche altre soluzioni per andare in gol. Il modulo? Mi trovo bene sia con il 3-5-2 che con il 4-3-3. E' chiaro che come quinto di centrocampo mi diverto di più, ma anche nella difesa a quattro non ho problemi. Sento molta fiducia in me. In allenamento quando mi trovo a lottare con Cuadrado rosico molto. E' un giocatore straordinario che riesce a saltare qualsiasi avversario con facilità. Sarà dura tenerlo a Firenze, le più grandi d'Europa verranno a bussare alla porta della Fiorentina. Neto? Ci dà molta sicurezza. E' cresciuto insieme a tutta la squadra anche se all'inizio dell'anno ha trovato alcune difficoltà e sentiva la pressione addosso. Il portiere è un ruolo molto particolare e la sicurezza la acquisisci solo giocando. Nelle scorse stagioni non ha avuto molte possibilità di mettersi in mostra. Adesso sta migliorando giorno dopo giorno. I miei anni difficili a Firenze? Qualche fischio me lo sono preso.

Quando però la società ti supporta e ha fiducia in te passa tutto in secondo piano. Montella? Tratta tutti nello stesso modo ed è molto elastico perché pensa ancora da giocatore. In campo era odioso (ride ndr) ma era fortissimo e faceva tantissimi gol. Il nostro gioco alla spagnola è frutto del lavoro che facciamo in allenamento e abbiamo capito, giorno dopo giorno, che avendo sempre la palla tra i piedi gli altri corrono il doppio di noi. Speriamo di poter continuare così mettendo in difficoltà tutti i nostri avversari. Pizarro? Il suo nervosismo deriva dal fatto che magari fisicamente non sta bene come gli anni scorsi. Borja? E' molto particolare. Durante la settimana non dà l'impressione di essere quel giocatore fenomenale che ammiriamo la domenica. E' assurdo che non venga convocato in nazionale perché è fortissimo. Più dispiaciuto dell'addio di Jovetic o di Ljajic? Non lo so. Perché sono due giocatori molto diversi. Forse Ljajic sarebbe stato utilissimo per il modo in cui giochiamo. Obiettivi? Firmerei per il quarto posto con la vittoria dell'Europa League. Questo perché riporteremmo un trofeo a Firenze, che manca da troppo tempo. Ci vuole anche tanta fortuna, ricordo la Coppa Uefa del 2007/2008, una cavalcata incredibile. Il nuovo stadio? Averlo sarebbe qualcosa di importante, anche per agevolare il pubblico. Al Franchi gli spettatori prendono pioggia e freddo. In secondo luogo c'è anche l'aspetto finanziario del club. Lo Juventus Stadium? Lì vivi la partita in un altro modo, sia in campo che sugli spalti. I nostri tifosi sono fantastici e ci aiutano tantissimo. Se fossero più vicini al campo sarebbe bellissimo. Gonzalo? Potrebbe fare tranquillamente il centrocampista. Ha grande qualità tecniche e riesce a leggere prima le situazioni in campo. Pallone d'oro? Sarà una grande sfida tra Ronaldo e Ribery. I punti persi? Sono state partite strane. A livello psicologico pensavamo di aver già portato a casa il risultato, sbagliando, ma speriamo che queste cose non accadano nuovamente in futuro. La nostra squadra è nata per giocare a calcio, appena perdiamo palla dobbiamo subito cercare di recupararla, attaccando l'avversario da subito. Se perdiamo questa mentalità andiamo in difficoltà. La partita di domenica? L'Udinese è una squadra solida. Sarà difficile affrontarla".