MENCUCCI, Fieri di essere stati i primi

04.12.2007 08:31 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Nazione

Un atto illegale di sportività — fino alla benedizione ritardata della Federcalcio — ha spinto la Fiorentina fra gli esploratori del fair play. Terra poco abitata, al massimo ci viveva qualche promessa. Ora che il «terzo tempo» viola ha fatto notizia, è piaciuto e diventerà una legge del calcio, ha conquistato consensi e spiazzato con la sua semplicità, ci si chiede questo: può una galleria umana di strette di mano spostare le frontiere della civiltà sportiva? Una squadra che perde e applaude gli avversari è un prodigio così raro?



Risponde Sandro Mencucci, ad della Fiorentina: «Abbiamo voluto dare un segnale, questo è solo l’inizio, la strada è lunga ma se nessuno comincia...». Applaudire la squadra avversaria alla fine della partita, congratularsi se vince. Anzi, soprattutto se vince. «Ne abbiamo parlato con i giocatori, volevamo che tutti fossero coinvolti e convinti — dice Mencucci — perché certe cose si fanno solo con lo stato d’animo giusto. Il nostro motto è: lotta all’ultimo sangue in campo, sportivamente parlando è chiaro, ma poi amicizia e rispetto fuori. Crediamo di aver dato un buon esempio, ci fanno piacere gli elogi e le dichiarazioni di stima che sono arrivate dal mondo del calcio».
Anche se la Lega era contraria e la Fiorentina ha rischiato perfino una multa... «Mancava l’autorizzazione per motivi di tempo, ma abbiamo deciso di andare avanti, ci siamo presi questa responsabilità. L’idea di nascondere il più possibile l’iniziativa, renderla visibile a tutti senza diluire l’impatto nei giorni precedenti, è stata valutata per aumentare il valore della notizia. Credo che lo scopo sia stato raggiunto». Eccome. La Fiorentina lo ripeterà in tutte le gare casalinghe e spera che anche le altre società la seguano, magari prima del via libera ufficiale della Federazione. E’ la speranza di Mencucci: «Ognuno è responsabile in casa sua, il nostro prossimo terzo tempo sarà il 23 dicembre, a Firenze contro il Cagliari».

Domenica c’erano quasi tremila bambini nel settore riservato agli ospiti, l’iniziativa sarà probabilmente ripetuta. Il calcio può cambiare davvero? Piccoli passi verso una possibile normalità. La Fiorentina sta studiando l’abolizione graduale delle barriere, magari a partire dalla prossima stagione: «Cominceremo per gradi, forse sotto la tribuna. Firenze ha già dato molte prove di maturità, crediamo che il nostro pubblico meriti fiducia».