FIORENTINA, I fischi danno noia
«Meglio vincere la Coppa Uefa o arrivare quarti in campionato e provare a partecipare alla Champions League? Io per carattere non rinuncio a nulla». Sorride Fabio Liverani. E lancia la sfida. Per domani quando al Franchi si presenterà il Rosenborg per la gara che mette in palio la qualificazione agli ottavi di finale di Coppa Uefa (la Fiorentina parte dall’1-0 conquistato a Trondheim).
E per il resto del campionato dove insieme ai compagni il centrocampista cercherà di difendere il quarto posto (o magari migliorarlo) e tenere a distanza il Milan «a cui auguriamo di andare più avanti possibile in Champions ma senza vincerla. Non vorremmo che ci impedisse di parteciparvi la prossima stagione nel caso arrivassimo quarti: sarebbe la terza volta in tre anni in cui approdiamo in Champions senza disputarla, un record terribile» dice l’ ex laziale facendo i debiti scongiuri.
Appello ai tifosi. Adesso però la priorità si chiama Rosenborg e Liverani ne approfitta per lanciare un appello a tifosi fiorentini: «La squadra norvegese si sta preparando da una settimana e verrà qui per giocare la gara della vita, non sarà dunque facile per noi nonostante la vittoria dell’andata. Per questo chiedo un aiuto a Firenze, alla sua gente, giovedì lo stadio dovrà essere pieno e sostenerci dall’inizio alla fine».
Per ora la vendita dei biglietti è andata brillantemente, oltre 17.000 acquistati, le previsioni parlano di almeno 22-23.000 spettatori malgrado la diretta su La7 pur a pagamento visto che la gara verrà trasmessa sul digitale.
Però l’appello di Liverani, al rientro dopo aver saltato 6 match per un infortunio alla caviglia, riguarda anche dell’altro: lui, come il resto della squadra, è rimasto sorpreso e deluso dai continui fischi e mugugni provenienti da una parte della tifoseria, quella di maratona e tribuna: «Premesso che alla Lazio giocavamo spesso sotto i fischi, non è bello sentire continuamente fischi e mormorii, il pubblico almeno in casa dovrebbe essere sempre dalla parte della propria squadra. Figurarsi quando, come nel caso nostro, siamo quarti in classifica e con buone chance di continuare in Europa. Quei mugugni sono immeritati. Peraltro giocare ogni tre giorni non facilita sul piano fisico e della fluidità di manovra e per questo tutti i tifosi, non solo quelli delle curve, dovrebbero aiutarci».
Vorrei restare. Liverani s’appresta a riprendere il suo posto: «Ho sofferto a stare fermo anche se Jorgensen e Donadel mi hanno ben sostituito. È stata avvertita la mia mancanza? Fa piacere però credo sia riduttivo accorgersi quanto sia importante un giocatore solo quando manca. Servirebbe come sempre più equilibrio». Quello che lui sta ostentando insieme alla serenità nonostante sia col contratto in scadenza: «Non mi sono dato termini, di solito prima di aprile-maggio non prendo decisioni, certo che se da qui a fine campionato non ci sarà stato alcun incontro con la società allora mi guarderò altrove».
Tra i viola rientrano oltre a Liverani pure Vieri e Ujfalusi mentre su Frey, che ieri s’è allenato, verrà deciso tutto all’ultimo momento. Si ferma invece per almeno 7-10 giorni Potenza per fastidio muscolare.