"OCCHI PUNTATI SU...", Pazzolivo: bravura, personalità ed un pizzico di cattiveria
Un tempo c’erano i gemelli del gol. Al secolo Ciccio Graziani e Paolino Pulici detto Puliciclone. I meno giovani li ricorderanno aver fatto caterve di gol in un magnifico Torino campione d’Italia nella stagione 75-76. Oggi abbiamo i gemelli viola Giampaolo Pazzini e Riccardo Montolivo che però non hanno una dicitura definita. I due talenti sono, infatti, attori di ruoli troppo diversi sul rettangolo verde e quindi non assimilabili , non accorpabili in una stessa categoria. Definiamoli quindi gemelli nella provenienza (l’Atalanta di Mino Favini, inarrivabile talent scout bergamasco), gemelli per qualità e bravura (innegabile in entrambi i casi), gemelli nelle critiche ricevute (in questo caso più Montolivo di Pazzini), gemelli nell’under 21 nella quale hanno fatto faville insieme e che si potrebbero ritrovare in occasione delle Olimpiadi di Pechino, uno come fuoriquota (Montolivo) e l’altro come regolare under 23. E gemelli nella rinascita poiché tutti e due da qualche settimana sembrano aver “svoltato” e appaiono finalmente padroni del proprio ruolo nella Fiorentina del presente ma soprattutto in quella del futuro. Gemelli anche nella pubblicità della Nike che per loro coniò il neologismo Pazzolivo, per diffondere uno spot che furoreggiò in rete quasi un anno fa. Ieri contro la Reggina “Pazzolivo” ha fatto la differenza, la prima metà con un gol alla Van Basten con tanto di torsione all’indietro in elevazione che non ha lasciato scampo al portiere reggino Campagnaro (fenomenale nelle altre occasioni). La seconda metà con una partita a tutto campo, gestita con la massima tranquillità, recuperando innumerevoli palloni (alla fine ne abbiamo contati 8) e andando ben 6 volte alla conclusione, alcune molto pericolose e ben neutralizzate dal portiere avversario.
Diciamo tutto questo molto volentieri perché da questa tribuna (come sempre, permettetecelo, libera di criticare costruttivamente e senza secondi fini) non sono mancati i rimproveri ora alla poca cattiveria di Pazzini, ora all’indolenza di Montolivo. Contro la reggina Pazzini ha realizzato il suo nono gol in campionato, il dodicesimo stagionale e si avvicina alla doppia cifra che per un attaccante è quasi un obbligo. Montolivo, invece, ha sfoderato una personalità insospettabile ed una lucidità che lo ha portato a gestire ora sapientemente il pallone, ora accelerare, cercare lo scambio stretto col compagno, e concludere in porta. Loro due sono indiscutibilmente il futuro della Fiorentina e forse anche della Nazionale maggiore azzurra. Manca ancora continuità ed anche un po’ di cattiveria, quella sana, che per motivi diversi non appartiene al carattere dei due protagonisti presi oggi in esame. Il tempo lavora per loro, e per loro lavora anche Prandelli che li ha difesi a spada tratta da ogni tipo di critica. Quindi ancora un benvenuto a Pazzolivo, questo nuovo fuoriclasse che si era un po’ perso ma che ad un tratto è riapparso e promette di fare scintille in maglia viola.