DI CHIARA A FV, SOUSA NON PUÒ CAMBIARE UMORE IN BASE AL MERCATO
Il 2017 ormai è alle porte, l'anno che sta per concludersi non è stato decisamente roseo per i viola, che da gennaio in poi hanno trovato molte difficoltà sul loro cammino. Per analizzare l'anno della Fiorentina e per parlare del futuro dei viola, abbiamo contattato l'ex esterno gigliato Alberto Di Chiara.
Iniziamo con un bilancio di questa prima parte di campionato
"Forse la Fiorentina viaggia un po' al di sotto delle aspettative, anche se poi il potenziale della squadra poteva essere gestito meglio, non solo dall'allenatore. Alla fine parlano i risultati. La partita con il Napoli forse ha riportato un po' di fiducia, ha ritrovato un po' di individualità come Bernardeschi. Il futuro fa ben sperare, Bernardeschi e Chiesa sono le note più liete. La classifica non è esaltante, raggiungere l'Europa quest'anno non sarà facile anche se il campionato è ancora lungo. Non ci sono squadroni imbattibili, i viola lo hanno dimostrato anche con il Napoli".
Si è fatto un'idea di cosa è cambiato nella testa di Paulo Sousa rispetto allo scorso anno?
"Lo scorso anno non c'è stato il cambio di passo a gennaio, questo può aver condizionato in parte l'atteggiamento di Sousa. Questo però non deve succedere, Sousa non può cambiare umore in base a chi compra la società. Non puoi mollare se non ha i giocatori che vuoi, il cambio d'atteggiamento c'è stato, ha un po' mollato la presa: non deve accadere, lui è il primo condottiero. Certo, una società come quella viola dovrebbe essere più ambiziosa, in questo la Fiorentina è mancata".
La nota lieta porta il nome di Federico Bernardeschi. Da quando Sousa lo ha spostato più al centro, ha iniziato a segnare a raffica. È questo il suo ruolo?
"A questo punto sì, direi che questo è il suo ruolo. Lui si era adattato al ruolo di tornante, ma viste le sue caratteristiche gioca molto meglio. Arriva alla conclusione con più lucidità rispetto al passato, e si è visto in questi mesi".
Un commento sul giovane Chiesa
"Chiesa è un buonissimo giocatore, ha dimostrato di essere umile ed ha dato il suo contributo alla Fiorentina. Ripeto, è rimasto umile, ha giocato in momenti difficili ed ha dimostrato di essere un giocatore di valore".
Chiudiamo con il mercato. Cosa si aspetta a gennaio?
"Dipende dalle possibilità della squadra, probabilmente è solo una questione economica. Certo, ci sono cifre spropositate per giocatori mediocri, probabilmente la Fiorentina non farà molto a gennaio".