UNA SOSTA PIENA DI PENSIERI, IL TEMPO NON MANCA. MERCATO: ARIA FRITTA E IDEE. IN NAZIONALE CHIESA SI E’ RIPOSATO E CASTRO DEBUTTA NEL FINALE

16.11.2019 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
UNA SOSTA PIENA DI PENSIERI, IL TEMPO NON MANCA. MERCATO: ARIA FRITTA E IDEE. IN NAZIONALE CHIESA SI E’ RIPOSATO E CASTRO DEBUTTA NEL FINALE
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Falsini

Le soste di solito danneggiano chi è lanciato a forte velocità, chi magari è reduce da un filotto di vittorie e non vorrebbe mai fermarsi. Nel caso di specie, parliamo della Fiorentina, forse la pausa arriva al momento giusto, dopo una mazzata come quella di Cagliari. Bloccare il motore e attivare una riflessione puo’ essere molto utile. I motivi di discussione non mancano, gli spunti per capire dove i viola hanno fallito a Cagliari ci sono. Anche se il vero confronto avverrà a meta’ della prossima settimana. Quando tutti i nazionali rientreranno alla base. Allora sì che i dirigenti potranno riunire tutti e farsi sentire. Magari tremeranno i muri del centro sportivo, ma da quel summit speriamo possa nascere una Fiorentina più forte. 
In città il dibattito è sentito, si discute di tutto e anche di Montella. E’ tutto molto normale, fa parte della classica dinamica del calcio, ma se anche in questo caso ci fermassimo a riflettere, ci accorgeremmo che in fin dei conti la Fiorentina non va così male. Ripartire dall’anno scorso non è stato facile e la nuova società pur impegnandosi per ottenere il meglio, non ha avuto il tempo necessario per costruire subito una squadra competitiva. Per cosa? L’Europa. Serviranno un lungo periodo e almeno un paio di sessioni di mercato per avere una Fiorentina più sprint. Francamente sperare dopo 12 giornate di vedere i viola intorno al sesto posto, risultava un’operazione complicata. La classifica rispecchia i valori della squadra, posto in più posto in meno. Di sicuro allenatore, giocatori e dirigenti devono avere l’ambizione di scalare un po’ di graduatoria - quindi saranno bandite nuove figuracce come quella di Cagliari -, ma senza affanno. Essenziale, invece, dotare di qualche certezza in più il gruppo oltre ad un convincente impianto di gioco. 
Pradè, in occasione della presentazione del libro di Filippo Luti dedicato ai primi anni di Antognoni, “Volevo farei il calciatore”, ha cassato le voci di mercato bollandole come “aria fritta”. Il diesse viola ha ragione, ognuno recita la propria parte in commedia e Pradè è troppo esperto e capace per non sapere che mettersi adesso a fare nomi significherebbe minare lo stato d’animo dei viola. La squadra deve ripartire sicura senza distrazioni e alibi.

Ma Pradè e Barone lavorano al mercato, con grande serietà. Stanno scandagliando nuove e vecchie piste di mercato. Gennaio sarà una occasione da non sprecare. Non tanto per la classifica attuale, quanto per la fase di costruzione della squadra futura. Florenzi è una pista concreta: il giallorosso lascerà presto la Roma, la storia è ai titoli di coda. A centrocampo piace da tanto tempo Berge, ma sul Genk ci sono le attenzioni di mezza Europa. Il sogno resta Tonali, ma il bresciano neo azzurro vale già 50 milioni... Le idee non mancano, neppure il tempo per realizzarle. La Fiorentina di Commisso vuole investire, siamo sicuri.
Complimenti a Castrovilli, esordiente azzurro, seppur per pochi minuti, dopo appena 12 partite in serie A. Ha fatto meglio di Antognoni: al simbolo della storia viola occorsero due campionati interi per vestire l’azzurro. Ma quello era un altro calcio.
Chiesa, invece, è rimasto a sedere accanto a Mancini. Federico avrà pensato che in poco tempo è passato da certezza della Nazionale alla panchina. Non c’è niente di male: primo perché Mancini ha volto cambiare qualcosa, secondo perché Federico non sta attraversando un gran periodo neppure in viola. Anche lui potrà riflettere e ripartire con più garra. Pure Antognoni ieri ha detto:”Aspettiamo la reazione di Chiesa e di tutta la Fiorentina...”. Se lo dice Giancarlo è la Cassazione. Non sono ammesse repliche.