UNA FIORENTINA RICCA DI TALENTO MA DI CHIESA CE N'E' UNO. LE SITUAZIONI, I DUBBI E GLI SCENARI DA ZEKHNINI A LO FASO FINO AD HAGI E HRISTOV
Senza troppi giri di parole, questo per la Fiorentina sarà un anno di transizione. Di crescita, di ripartenza. Sinonimi di una situazione che forse contraria, ma che è la realtà di un progetto ai primi, nuovi, vagiti. La rivoluzione economica Euro Zero, ha portato traffico in uscita, denari in entrata e tanti giovani in rosa. Il lato ben più che positivo della medaglia è che Stefano Pioli ha già individuato una formazione tipo, con qualche ricambio e dubbio che si porterà avanti da qui fino all'inizio della prossima sessione, però lo scacchiere ha già le sue pedine.
Così, visto che le settimane non raccontano di entusiasmi e spiriti bollenti, è giusto concentrarsi sul futuro. Solo che passa dal presente, dalle scelte dell'oggi. E da alcune domande. I tanti talenti acquistati in estate da Pantaleo Corvino, troveranno spazio in questa stagione con Stefano Pioli? All'estero e in Italia, stavolta, e pure i più promettenti della Primavera. Il tecnico ha dimostrato non solo di dar fiducia a quelli già pronti, ma di caricarli anche di responsabilità, vedi Federico Chiesa. Sì. Ma gli altri?
Partiamo dalla difesa. La coppia Astori-Pezzella è quella titolarissima e il primo ricambio è il milionario mistero Vitor Hugo. Che è stato per adesso accantonato da Pioli; non bocciato ma non è certo il titolare. Il quarto, almeno ad oggi, è Nikola Milenkovic, diciannovenne arrivato dal Partizan Belgrado e del quale in Serbia si dice un gran bene. Pur scout in mezza Europa lo considerano potenziale novello Vidic, giusto per scomodare i paragoni pesanti. Il problema è che, per adesso, immaginarlo in campo non è semplice, a meno che Pioli non voglia fargli superare Vitor Hugo nelle gerarchie.
In un'estate ricca di esterni e rinforzi in attacco, destano certamente curiosità anche i nomi di Petko Hristov e Simone Lo Faso. Prima il secondo: in Italia è nome noto, ha già esordito coi professionisti al Palermo, ha scelto la 27 in Prima Squadra in onore di Pastore ma per adesso ha soltanto visto le partite dalla panchina. E' uno della Generazione Under 20, lui come Hristov, arrivato dallo Slavia Sofia in Bulgaria e che è per adesso nella Primavera di Bigica. Discrete le partite giocate (3 in totale quelle disputate dai baby viola), ma presto per dare un giudizio del ragazzo.
Rafik Zekhnini è arrivato a sorpresa dai norvegesi dell'Odds BK. Esterno destro e sinistro dalla grandissima velocità, fisicamente non è ancora strutturato per il calcio italiano. Vista la penuria iniziale di interpreti del ruolo, era addirittura inserito nei potenziali undici di Pioli in estate ma la realtà è che il baby norvegese sta ancora galleggiando tra tribuna e panchina, in attesa della crescita.
E se Martin Graiciar è stato preso dallo Slovan Liberec e subito rispedito in prestito in Repubblica Ceca, uno dei grandi misteri di questa Fiorentina è Ianis Hagi. Figlio d'arte, capace di colpi sopraffini, evidentemente Pioli lo ritiene acerbo per giocare coi big ma non è neanche con la Primavera di Bigica. Rischia almeno sei mesi a decantare, in attesa di un prestito che forse sarebbe la soluzione per lui più opportuna. Magari lontano da casa, per testarlo in una lega più probante di quella rumena. Anche perché a Firenze, nonostante l'anno sia di transizione anche se sperare in qualcosa di più sia lecito e comprensibile, lo spazio non c'è.