UN MERCATO DI SPERANZE, LINEA VERDE AL COMANDO. DOPO I MILLENIALS SERVE ARTIGLIERIA PESANTE
La battuta molto fiorentina che gira adesso in città è questa: “La societa’ sta facendo un grande mercato per la Primavera...”. In riva all’Arno la lingua viaggia più veloce delle pallottole nel vecchio West... La provocazione nasce dagli acquisti condotti fino ad ora da Corvino e Freitas: Cristobal Montiel Rodriguez, maiorchino, nato nel 2000 e poi Christian Loic Koffi transalpino, ma con chiari origini ivoriane. Esterni che rinforzeranno la Primavera di Bigica e un giorno, ce lo auguriamo, anche la prima squadra di Pioli.
L’idea di Corvino è corretta: portare avanti quel discorso iniziato un anno fa con circa 15-20 milioni di investimenti indirizzati a giovani piu’ o meno pronti - Milenkovic è arrivato a 20 anni e ora sta stupendo tutti al Mondiale -, per poter garantire un futuro alla Fiorentina. Quando una dirigenza lavora deve porsi l’obiettivo di creare qualcosa che possa sopravvivere al suo passaggio nel club. Tutto giusto, ma questo è il primo gradino. Il secondo, adesso, è l’artiglieria pesante per la formazione di Pioli. Perché Firenze su questo terreno misurerà le reali ambizioni di crescita della Fiorentina.
Entriamo nella fase più viva del mercato, non mancano molte settimane all’inizio del ritiro di Moena e la speranza di Pioli è quella di avere tra le mani alcuni elementi nuovi. Per cominciare a lavorare, considerando pure la variabile Uefa, dettaglio non trascurabile.
Per quella data sarà chiaro anche il destino di Chiesa, se Federico andrà in ritiro non si muoverà più, quantomeno per questa stagione. Le recenti dichiarazioni di De Laurentiis hanno raccontato di un Diego Della Valle rigido sulla permanenza di Chiesa a Firenze, “per non far scoppiare una rivoluzione”, queste le parole del patron viola riferite dal presidente del Napoli che si era spinto fino a quota 50 milioni per il talento viola. Bene, un punto fermo dal quale ripartire.
In bocca al lupo ai Millennials viola, avanti con i big.