TUTTI A REGGIO EMILIA, MA FORSE È TARDI. UNA STAGIONE PIENA DI ERRORI, CHISSÀ SE STAVOLTA I DELLA VALLE AVRANNO CAPITO. BERNARDESCHI NON FIRMA PERCHÉ VUOL CAPIRE CHE FIORENTINA SARÀ E CHI LA ALLENERÀ

06.05.2017 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
TUTTI A REGGIO EMILIA, MA FORSE È TARDI. UNA STAGIONE PIENA DI ERRORI, CHISSÀ SE STAVOLTA I DELLA VALLE AVRANNO CAPITO. BERNARDESCHI NON FIRMA PERCHÉ VUOL CAPIRE CHE FIORENTINA SARÀ E CHI LA ALLENERÀ
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La Fiorentina da poche ore è a Reggio Emilia in ritiro per preparare una partita probabilmente utile solo alla dignità. Parlare oggi di lotta all’Europa League è come abbaiare alla luna. Forse allenatore, squadra e società dovrebbero ripensare alla sfide con Empoli e Palermo perché è in quelle occasioni che il sesto posto è evaporato. E pensare che sarebbero bastare due semplici vittorie per ritrovare i viola un punto sul Milan. Ma la preparazione di queste partite e le  letture in campo sono state sbagliate. Così come il deserto in tribuna autorità. Nel calcio c’è libertà assoluta, ognuno lo vive come crede. Ciascuno ha il proprio schema dirigenziale e lo ritiene il più giusto. Chi scrive crede ancora che la proprietà, compatibilmente con le proprie esigenze, debba vivere il più possibile vicino alla squadra. Non fosse altro per una questione di passione. Ha un senso comprarsi una società e non starle accanto in casa e trasferta? Magari ci sbagliamo. Magari il calcio è cambiato. Chissà, dopo il tele-lavoro arriverà anche il tele-pallone… Non lo crediamo. E infatti, dopo la figuraccia di Palermo, il vero detonatore della rabbia dei tifosi, è giunta magicamente la decisione di un partenza anticipata o di un piccolo ritiro. Non stiamo qui a fare esegesi sulle definizioni. 

Non basta: al seguito della squadra i direttori Corvino e Freitas, i presidenti Cognigni e Della Valle. Stato maggiore al completo. Una bella notizia, finalmente. Ma allora, conta o non conta stare addosso alla squadra anche in trasferta? Conta o non conta marcare il territorio? Conta o non conta lasciare soli allenatore e giocatori? Perché adesso e non prima? Ci auguriamo che la Fiorentina faccia una grande partita a Reggio Emilia - contro Di Francesco, candidato alla panchina viola ora scalzato da Pioli -, ma di sicuro questa stagione andrà in archivio per un corollario di errori. Sbagli di cui i Della Valle dovranno far tesoro. La proprietà nel calcio è l’unico elemento che determina, gli altri sono ingranaggi più o meno importanti. Speriamo che i Della Valle abbiano poche idee, ma molto chiare sul presente-futuro. Soprattutto le spieghino con sintesi e chiarezza alla tifoseria. Il calcio resta un gioco elementare per persone intelligenti. Quelle sono le regole base e a quelle bisogna attenersi. 

La prossima settimana sarà importante anche per Bernardeschi. Ci sarà un nuovo contatto con la dirigenza. L’offerta economica è buona, ma le titubanze del giocatore risiedono nell’incertezza. Bernardeschi non ha capito ancora con chi dovrà giocare nella stagione ventura, per quali obiettivi correrà la Fiorentina e chi la allenerà. Federico, non ti preoccupare, siamo in tanti nelle tue condizioni…