STADIO NUOVO: FIRENZE ULTIMA IN ITALIA?

03.01.2013 00:06 di  Cristiano Puccetti   vedi letture
STADIO NUOVO: FIRENZE ULTIMA IN ITALIA?
FirenzeViola.it

Fa rosicare di brutto la notizia che prestissimo anche la Roma, dopo la Juventus, avrà il suo stadio di proprietà. Totti, grande capitano, coltiva l’ambizione di giocarci qualche partita. Dunque è molto verosimile che la proprietà americana abbia avuto rassicurazioni che in due anni il Roma Stadium sarà edificato e pronto per diventare una bolgia infernale. Tutto questo per i fiorentini è estremamente mortificante e umiliante.
Ad aprile avevamo ricevuto una dritta, un’indiscrezione che immediatamente avevamo sparato su firenzeviola.it. Questo era l’attacco dell’editoriale: “Firenze e i fiorentini avranno lo stadio nuovo. Questo essenzialmente grazie a due figure destinate a rimanere, ciascuna a suo modo, nella storia della città: Diego Della Valle e Matteo Renzi. E’ già stato praticamente tutto deciso in queste settimane di incontri e di contatti sotterranei. Anche i dettagli sono stati formalizzati, il progetto sarà illustrato alla conclusione di questo campionato (maggio 2012, per la cronaca). Finalmente, si potrebbe aggiungere. Se Domenici ha contribuito alla nascita dell’era Della Valle, Renzi ha quanto meno, in extremis, evitato un nuovo cambio di proprietà della Fiorentina. Onorando una delle promesse fatte in campagna elettorale, un progetto che ad un certo punto sembrava davvero una chimera: lo stadio nuovo”.
Non apparteniamo alla talebana schiera di “quelli che l’avevamo detto” anche se in realtà avevano detto il contrario. Discorso molto contorto, forse incomprensibile, ma chi deve capire, avrà sicuramente capito. Chiediamo perdono e ricominciamo a parlare italiano.
L’indiscrezione proveniva in realtà da una fonte affidabilissima, che non ha mai tradito, dunque oltre a cospargerci preventivamente il capo di cenere, ci chiediamo che cosa realmente sia successo, dove si sia arenato per l’ennesima volta il progetto nuovo stadio. Candidato a diventare la novella dello stento dell’era Della Valle. Onestamente c’è qualcosa che ci sfugge. C’è qualcuno che bluffa, ma che non riusciamo bene ad individuare. La Juventus è partita molto prima della Fiorentina, ha trovato un’amministrazione brillante e lungimirante che ha subito sposato il suo progetto. La proprietà americana che assieme ad Unicredit gestisce la Roma aveva subito messo le cosa in chiaro: una delle priorità era la costruzione del nuovo stadio. Buffo no? Evidentemente anche lo stadio più grande e più moderno d’Italia, l’Olimpico, rifatto quasi completamente per i Mondiali del ’90, non va più bene. Tant’è che la Roma ne costruirà uno suo e presto anche Lotito, che scatenerà una gazzarra senza confine, non sarà da meno.
De Laurentis sta lavorando sodo con De Magistris, tra poco - sussurrano a Napoli - partirà un eccellente restyling del San Paolo. Inter e Milan sono altre due società che dall’oggi al domani sono in grado di finanziare e far approvare i propri progetti. Partiranno in ritardo, ma considerando l’efficienza milanese, arriveranno fra i primi. Firenze no, invece. Firenze dorme. E poi chissà perché? E quanti interrogativi ci saltano alla mente…
Quali sono gli insormontabili paletti che impediscono in via libera del progetto? Quali macrointeressi che noi non conosciamo cozzano violentemente con la costruzione del nuovo stadio? A chi nuoce un investimento della famiglia Della Valle nell’area fiorentina? Perché tutta questa estenuante resistenza? Perché si tenta di far appassire la passione, di stroncare l’entusiasmo nei meandri della burocrazia? O più volgarmente: perché i tifosi fiorentini meritano lo sfregio di pisciare acqua dal c… (perdonateci il francesismo) quando piove sugli scomodissimi gradoni del Franchi? Perché un abbonato di curva o di maratona deve essere esposto agli agenti atmosferici, privato dell’ombrello, torturato dalla coda per andare al bagno, costretto a parcheggiare a San Domenico e a vivere col patema d’animo della multa che incombe?
E ancora: com’è possibile che dal settembre 2008, momento in cui Della Valle mise sul piatto oltre 500 milioni di investimenti destinati alla città di Firenze l’amministrazione non si è presa la responsabilità di rispondere ‘si’ o ‘no’? Questa è una spy story bella e buona: assessori scurrili e provocatori, assessori silurati, superperiti incaricati e lautamente pagati, riunioni fiume sul nulla, conferenze stampa a salve, battute a mezzo stampa, tira e molla sugli ettari, dietrologia, sensazionalismi, etc. etc. Una vera e propria telenovela. Che pareva esaurirsi in primavera, quando trionfalmente c'era stato l’annuncio. Ma era solo un’illusione, forse un’allucinazione. Sono passati altri sei mesi di ammiccamenti, ma senza un disegno preciso, una scadenza, un progetto concreto, una data di inizio lavori. C’è qualcosa che puzza, si dice dalle nostre parti. Il tema non è stuzzicante come il mercato, ma indagheremo senza ritardo. Perché non è possibile partire per primi e arrivare ultimi in Italia. Sì, avete capito bene. Firenze sul nuovo stadio rischia di finire ultima.

Cristiano Puccetti

direttore sport Lady Radio