ROCCO RILANCIA PER VLAHOVIC. SETTE MILIONI L’ANNO PER CINQUE ANNI. MAYORAL, BRUSCA FRENATA. ALVAREZ, C’E’ L’OFFERTA. TRA BERARDI E ORSOLINI SPUNTA DEULOFEU. GONZALEZ TORNA COL MILAN. VENUTI IN DIFESA

16.11.2021 11:10 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
ROCCO RILANCIA PER VLAHOVIC. SETTE MILIONI L’ANNO PER CINQUE ANNI. MAYORAL, BRUSCA FRENATA. ALVAREZ, C’E’ L’OFFERTA. TRA BERARDI E ORSOLINI SPUNTA DEULOFEU. GONZALEZ TORNA COL MILAN. VENUTI IN DIFESA

Rocco Commisso non si arrende mai come è nel suo stile e vuole provarle tutte per non perdere la partita con Vlahovic in questo modo. Soprattutto non riesce ad accettare la scarsa riconoscenza e il mancato dialogo, l’inatteso comportamento ostruzionistico degli ultimi mesi del giocatore e dei suoi procuratori.

Dunque, orgoglioso com’è, il presidente viola starebbe pensando a una soluzione in extremis, a qualcosa che vada oltre la rabbia e l’idea viscerale di mandare Dusan in tribuna che a volte ritorna. Un rilancio, insomma.

Da giorni nell’ambiente viola e fra intermediari di mercato, lo ha detto anche Davide Lippi sabato scorso a Viareggio, si ipotizza e si parla di una possibile, pesante nuova offerta della Fiorentina al giocatore. Se davvero anche l’ultima proposta di quattro milioni per il primo anno destinati a salire a cinque dal secondo in poi, è stata respinta perché ritenuta troppo bassa, l’idea sarebbe quella di andare oltre. Molto oltre.

Del resto non possono essere i soldi a fermare Rocco, almeno non in questa occasione. Come detto c’è di mezzo l’orgoglio, ma anche la ricerca di un compromesso, di una soluzione che alla fine possa ancora accontentare tutti.

Secondo quelli che sono i rumors, il presidente viola sarebbe pronto a offrire al giocatore, udite udite, un contratto da sette milioni netti l’anno per cinque anni. Addirittura oltre i sei milioni che sarebbero la cifra sulla quale, secondo indiscrezioni, avrebbe trovato già un accordo con un’altra società.

L’idea di Rocco sarebbe quella di tornare a dicembre da New York per sottoporre direttamente al giocatore questa faraonica proposta. Una sorta di mano di poker per capire se è ancora possibile ottenere un “vedo” oppure un altro “passo” o peggio, il silenzio.

Se anche davanti a una cifra iperbolica come questa, complessivamente settanta milioni per la Fiorentina, il giocatore dovesse continuare nel suo atteggiamento, sarebbe la prova provata che un’altra società c’è davvero.

E’ il massimo. Poi si può far tutto, ma andare oltre i sette milioni vorrebbe dire essere fuori mercato, non avrebbe senso. Ma a logica, anche rifiutare non avrebbe senso, a meno che appunto, non ci sia già dell’altro in pentola.

Attenzione, l’idea di Rocco non è sbagliata. E’ vero che una cifra del genere ha dell’assurdo per i conti della Fiorentina, ma se il presidente viola riuscisse a strappare la firma è vero che gli costerebbe parecchio, ma è altrettanto vero che tornerebbe lui ad essere partecipe del futuro del giocatore e quindi i soldi investiti potrebbe essere recuperati a breve.

E’ chiaro che l’idea finale non sarebbe quella di tenere Dusan prigioniero di un contratto quinquennale a Firenze, ma di fare un altro pezzo di percorso assieme, come sarebbe più giusto. Se l’estate prossima volesse poi comunque andar via sarebbe accontentato e il suo ingaggio non potrebbe non ripartire dai sette milioni che già guadagnerebbe a Firenze. Parallelamente la Fiorentina, con il contratto in mano, potrebbe venderlo anche a una cifra superiore ai cento milioni.

Normale che in questa operazione anche al procuratore andrebbero più dei tre milioni di commissioni proposti nell’ultima mail della società viola. Insomma, da una roba del genere potrebbero uscire tutti vincitori. E ricchi. Rocco farà davvero questa mossa? Conferme dirette, da lui, ovviamente non ci sono. Al suo posto la farei, cosa avrebbe da perdere? Al massimo un altro no si aggiungerebbe ai no precedenti. Se invece ci fossero margini per trattare sarebbe un trionfo.

Secondo persone vicine ai procuratori di Vlahovic niente li smuoverà, neppure i sette milioni, ormai la linea è decisa e pare che anche di questo la Fiorentina sia stata informata. Però, secondo me, un ultimo tentativo è da fare. Almeno per levarsi la soddisfazione.

Vedremo cosa deciderà Rocco che è dato in arrivo diversi giorni prima di Natale con le migliori intenzioni. Non escludo, e questo lo penso io, che dopo averle provate tutte, compreso i sette milioni, e dopo aver comprato un altro centroavanti il presidente viola non decida poi di passare alle maniere forti.

Questa rischia seriamente di diventare una brutta storia, più sgradevole di quanto non sia già e i procuratori di Vlahovic non pensino di stravincere. Non ce lo vedo Rocco nella famosa parte del “becco e bastonato”.

Se rinnovo non ci sarà come tutti temono anche davanti a sette milioni, resta soltanto un’altra strada da fare assieme: la cessione a gennaio. Se Vlahovic dovesse continuare a rifiutare anche questa, ne vedremo delle belle. C’è da scommettere.

La cessione a gennaio, visto il movimento che c’è attorno al giocatore, consentirebbe almeno di incassare subito e parecchio di più rispetto all’estate prossima, a un anno dalla scadenza. Si muovono soprattutto le società inglesi. L’Arsenal, anche se mancano le conferme, sarebbe pronta a spendere 80 milioni, ma non avrebbe avuto risposte dal procuratore.

Confermata, invece, la nostra anticipazione sul Tottenham e su Conte. Proprio ieri i giornali inglesi rilanciavano la possibilità che Harry Kane la prossima stagione vada al City che lo corteggia da tempo, e Paratici non vuole farsi spiazzare. Prendere Vlahovic già a gennaio significherebbe inserirlo gradatamente nel mondo di Antonio Conte, nella Premier, per averlo pronto nella prossima stagione. La società inglese avrebbe messo sul piatto settanta milioni di euro, una cifra congrua. Anche su questa pista però è calato il silenzio dalla Serbia.

Sul giocatore che fra l’altro ha trascinato la sua Nazionale ai mondiali, è normale che da tempo ci siano tutte le grandi d’Europa in attesa che scatti il grande giro degli attaccanti, da Mbappè a Haaland, pronti a cambiare maglia.

La Fiorentina, come detto da tempo, per sostituirlo (o affiancarlo) si è mossa in diverse direzioni, ma l’affare Mayoral quasi alla stretta finale, improvvisamente rischia di saltare. Si capirà meglio nelle prossime ore cosa è realmente successo.

Il giocatore non vuole più andare in prestito e si sapeva, il Real per cederlo a gennaio aveva chiesto quindici milioni. Si stava ragionando su un possibile accordo sui dodici, magari con un prestito e obbligo di riscatto a giugno. Anche l’ingaggio a tre milioni da spalmare sembrava un ostacolo superabile.

Forse s’è inserita qualche altra società spagnola più gradita, probabile che la Fiorentina non abbia voglia di rilanciare, fatto sta che ieri sera radio-mercato da ottimista era diventata improvvisamente pessimista. Si parla addirittura di uno stop definitivo alla trattativa. Vedremo, il mercato è anche questo e da qui a gennaio comunque c’è tempo.

Su Alvarez, invece, per ora la situazione resta chiara. L’offerta della Fiorentina (diciotto milioni al River) è già stata ufficializzata e c’è l’ok del giocatore a due milioni netti per cinque anni, a salire. La concorrenza è forte, (fra le italiane Juve e Milan), ma la Fiorentina s’è mossa in anticipo e ha ottime possibilità di chiudere a gennaio. Resta da capire se davvero il River vuole aspettare a cedere il giocatore o è solo tattica per ottenere di più. Burdisso ha la vicenda sotto controllo.

Per l’esterno gli obiettivi sono diventati tre. Nell’ordine Berardi, Orsolini e Deulofeu. La prima scelta è per il capitano del Sassuolo, giocatore straordinario per gol e assist, ma nella maturità (27 anni) anche uomo squadra. Trenta milioni sono tanti, molto dipenderà da cosa accadrà con Vlahovic. E forse da Sottil. Di Orsolini in uscita dal Bologna sappiamo tutto, dal costo (15 milioni la richiesta), al possibile scambio con Amrabat.

Deulofeu, 27 anni, è un vecchio pallino di Pradè che l’avrebbe già voluto portare a Firenze nel passato. Un infortunio l’ha frenato, ma ora sta bene e nell’Udinese gioca con buona continuità. Nel Barcellona non è mai esploso, ma ha grandi qualità tecniche che già nella sua prima esperienza al Milan aveva fatto vedere. Valore? L’Udinese, che nel ruolo ha recuperato Pussetto e Forestieri e di punte ne ha diverse, lo ha pagato tredici milioni dalla società satellite Watford, sui dieci si può trattare. Anche con i friulani, però, si potrebbe ragionare sempre in termini di scambi e per il gioco di Gotti uno come Amrabat potrebbe essere l’ideale.

E sabato si gioca. Subito una buona notizia: finalmente torna Nico Gonzalez.

L’esterno più forte della Viola è mancato moltissimo, le sue giocate, l’imprevedibilità e la forza fisica sono fondamentali per la manovra offensiva. Il Covid è finito, c’è l’ok per tornare in campo, l’unico dubbio è la condizione fisica, ma di sicuro partirà dal primo minuto. Se poi non avrà gambe per tutta la gara lo vedremo.

Turno comunque complicato per l’avversario, il Milan, e l’assenza di tre centrali difensivi su quattro. Ma anche perché la sosta per le Nazionali complica sempre il lavoro di un allenatore giochista come Italiano che prepara minuziosamente le partite. Credo che in questi giorni abbia lavorato e stia lavorando per assemblare al meglio Venuti con Igor, gli unici difensori disponibili. Venuti il centrale l’ha già fatto, importante sarà l’intesa con il reparto avendo davanti gente come Ibra o Giroud, ma anche Rebic o Leao.

Non credo che Pulgar possa essere una soluzione proprio perché è stato assente per la Nazionale e il nuovo ruolo non l’ha potuto assimilare. Servirà una grande prestazione da squadra anche in fase difensiva per fermare la squadra che gioca il miglior calcio d’attacco del campionato. La Fiorentina ci proverà, questo è certo.