PIOLI HA RAGIONE, GRUPPO DA SCUDETTO. VIOLA, FORZA MORALE INCREDIBILE. VITTORIA PER DAVIDE: CERCATA E MERITATA. GIUSTA L’INTITOLAZIONE DEL CENTRO SPORTIVO

19.03.2018 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
PIOLI HA RAGIONE, GRUPPO DA SCUDETTO. VIOLA, FORZA MORALE INCREDIBILE. VITTORIA PER DAVIDE: CERCATA E MERITATA. GIUSTA L’INTITOLAZIONE DEL CENTRO SPORTIVO
FirenzeViola.it

E’ una stagione maledetta, ma la Fiorentina almeno per una cosa può sorridere: ha uno spogliatoio da scudetto. Per valori morali, forza interiore, voglia di stare assieme, anche quando si soffre. E questi viola soffrono tanto. In un contesto contaminato da un dolore profondo, la squadra di Pioli ha trovato un’energia fuori dal comune per andare a prendersi una vittoria che mancava dal 18 maggio 2008 a Torino: fu il gol pesante di Osvaldo, in rovesciata, a schiudere di nuovo le porte Champions, dopo tanti anni, ai viola allenati da Prandelli. Stavolta a segnare sono stati i francesi Veretout e Thereau, tra l’altro accomunati da errori precedenti riscattati poi dalla rete. Una sorta di catarsi dei due giocatori perché la morale è non darsi mai per vinti. 

Veretout ha fallito un calcio di rigore, tirandolo male e dando la possibilità a Sirigu di respingere, ma dopo ha rubato una palla ad Acquah sulla trequarti, è entrato in area e ha fulminato il portiere granata. 

Thereau, invece, è entrato al 32’ della ripresa al posto di Saponara, ma l’attaccante è sembrato fin da subito spaesato. Già durante il riscaldamento è stato richiamato dal team manager Marangon perché non capiva che toccava a lui entrare. Sembrava in trance. L’ingresso in campo è stato costellato da una serie di errori non da lui, palla perse a ripetizione: una di queste ha innescato una ripartenza del Toro che ha costretto Pezzella al fallo su Ansaldi, nei pressi dell’area, gesto che è costato all’argentino pure un giallo. Piazzato battuto da Ljajic, Belotti è passato orizzontalmente davanti a tutta la barriera viola, è sbucato dalla parte opposta e Thereau non lo ha neppure contrastato, così il “Gallo” ha potuto pareggiare. Pareva finita invece la Fiorentina ha continuato a cercare la vittoria come aveva fatto per tutta la partita ed è stata premiata. In pieno recupero Biraghi ha crossato e Ansaldi ha toccato con la mano: per la terza volta in questa domenica torinese è entrato in scena il Var, ancora con ragione. Nel primo caso aveva tolto alla Fiorentina un rigore che effettivamente non c’era - entrata di Moretti su Simeone -, poi aveva assegnato un penalty ai viola - tiro di Biraghi, mano di De Silvestri - e infine, appunto, l’altra azione decisiva di Biraghi. In tutti e tre i casi l’arbitro aveva fallito clamorosamente la scelta.

Era il 49’ e sul dischetto è andato appunto Thereau, assumendosi una grande responsabilità perché avrebbe voluto tirare Chiesa, ma Pioli dalla panchina ha indicato il francese in quanto terzo specialista dopo Veretout e Simeone (che era uscito per Falcinelli). Cyril ha trasformato e il riscatto è arrivato. 

La vittoria per Davide si è sublimata tre minuti dopo quando l’interminabile recupero è finito. Tutta la squadra è andata sotto la curva che ospitava quasi mille tifosi viola e lì è andato in scena un abbraccio collettivo, complice anche Pioli e il suo staff. Tutti incollati tra loro, il mastice era Davide. Una scena meravigliosa, spontanea, bagnata dalla pioggia e accompagnata dai tifosi granata che per tutto il pomeriggio hanno ricordato con diverse modalità la figura del capitano viola. Una giornata davvero emozionante, un’altra tappa che entrerà nella storia viola. 

Tutti bravi i viola, anche quelli che hanno sbagliato qualche passaggio o hanno commesso altri errori. In questo frangente ci sta tutto. Così come è doveroso sottolineare l’ottima prova di Biraghi e la difesa in generale. La regia di Badelj, le invenzioni di Saponara davvero in crescita, la volontà di Veretout e Benassi. Senza dimenticare la generosità di Chiesa. La Fiorentina in mezzo alla tempesta ha colto la terza vittoria consecutiva ed è a soli 3 punti dalla zona Europa occupata da Samp e Atalanta a 44, ma la classifica conta poco. Molto di più l’anima dei viola, esempio per tutti. Periodo difficile, ma la Fiorentina sta reagendo e questa è la notizia più bella che potessimo dare. 

Speravamo, lo avevamo detto, che la società decidesse di intitolare il centro sportivo a Davide, così è stato: si partirà dai Campini e poi arriverà quello nuovo. Davide nel segno di ieri, oggi e domani. Scelta giusta e tempestiva, complimenti.