MERCATO E DECISIONI UEFA, SCENARI E NOMI PER UNA FINESTRA ESTIVA CHE SI PREANNUNCIA RICCA DI MOVIMENTI. L’ASSE APPENNINICO DA ORSOLINI A TERZIC FINO ALLO STADIO TEMPORANEO DEI VIOLA (DA ALLESTIRE AL PADOVANI)
Il tempo dell’attesa, ma anche i giorni delle linee guida. Un doppio binario su cui muove i passi la Fiorentina del prossimo anno, obbligata ad attendere novità dalla UEFA sulla composizione della prossima Conference League (risposte per quel che riguarda il futuro della Juventus arriveranno entro la fine del mese) ma obbligata a decidere già ora scenari e movimenti del prossimo mercato estivo. Anche perché prima ancora di decidere come muoversi sul mercato in entrata saranno discriminanti le cessioni, incasso al quale aggiungere comunque i quasi 20 milioni incassati dal cammino sostenuto in Europa fino alla finalissima di Praga con il West Ham. D’altronde sono le cessioni imminenti ad aver spinto Italiano e Commisso ad anticipare una finestra estiva ricca di movimenti (che sarà di competenza di una squadra mercato confermata in Barone, Pradè e Burdisso ma non in Tramontano che lascerà il club) e sono le partenze che già oggi paiono inevitabili ad anticipare il bisogno di un innesto di spessore in almeno ogni reparto.
Da Terracciano fino alle punte passando per centrali difensivi e centrocampisti il trio di mercato dovrà intervenire in modo chirurgico su di un’ossatura da confermare, valutando un avvicendamento tra i pali che possa alzare la qualità (e con Vicario già irraggiungibile Montipò o Falcone sono nomi al vaglio) e anche in mezzo alla retroguardia visto che per Igor suonano forti le sirene della Premier League (mentre Viti del Nizza potrebbe essere un’opportunità da considerare senza dimenticare il vecchio pallino Cittadini). A centrocampo, dove invece servirà un sostituto del partente Amrabat, è soprattutto il rinnovo di Castrovilli che meriterà attenzione, ma non ci sarebbe da stupirsi se ripartisse la ricerca a un elemento di qualità l’anno scorso individuato in Lo Celso, quanto alle corsie esterne saranno le posizioni di Sottil e Saponara ad aprire a nuovi arrivi fermo restando che la prossima dovrà essere necessariamente la stagione di Brekalo.
Valutazioni sull'attacco che potrebbero pure intrecciarsi con eventuali offerte in arrivo per Nico Gonzalez, che il club potrebbe pure valutare alla luce di un interesse per Orsolini che può scaldare l’asse appenninico (anche perchè ai felsinei piace Terzic e anche Schouten o Dominguez sono seguiti in casa viola) il tutto al netto di un attacco da rinforzare magari con il sacrificio di uno tra Cabral e Jovic. D'altronde, dichiarazioni di rito a parte, è da profili come Dia o Nzola (più facilmente raggiungibili di un Milik comunque molto apprezzato) che Italiano potrebbe chiedere di ripartire nel corso della prossima stagione, quando l’intento è quello di aumentare la pericolosità dell’attacco.
Capitolo stadio infine, con l’attesa dell'assegnazione dei lavori ma soprattutto con l’opzione dello stadio del rugby Padovani sempre più realistica per il periodo in cui i viola dovranno abbandonare il Franchi. L’esempio è quello di Bologna, già nato sulla scia della scelta effettuata a Cagliari, con un impianto che dagli attuali 2000 posti dovrebbe passare fino a 16.000 (esattamente come in Emilia) per poi tornare a una capienza definitiva da 3000 posti nel momento in cui la Fiorentina dovesse esser libera di far ritorno in un Franchi rimodernato. Un’operazione ponte per uno stadio temporaneo, con tutte le conseguenze del caso sul piano degli abbonamenti alla prossima stagione, ma anche un altro sguardo su un futuro viola che già dal ritiro sarà destinato a risiedere in una nuova imponente struttura come il Viola Park di prossima apertura.