LA FIORENTINA HA DECISO: LO STADIO SI FARÀ. MONTELLA, ORE DECISIVE
Pradè e Macia hanno dato una piccola anticipazione di cosa vuol dire lavorare in team. Stessi interessi, stesse ambizioni, compiti diversi ma comunque da svolgere in simbiosi, con analisi continue, per il raggiungimento di un unico obiettivo comune. Il terzo uomo del nuovo gruppo di lavoro viola, l’allenatore, sta per arrivare e poi il team sarà completamente operativo, pronto per rilanciare la Fiorentina. Per ora abbiamo una certezza: Pradè e Macia sono uomini di calcio, professionisti motivati. Lasciamoli lavorare e giudichiamoli con serenità, senza pregiudizi. Solo il lavoro racconta verità.
Per quanto riguarda l’allenatore, Montella resta l’obiettivo principale anche se Di Matteo è stato ascoltato e presto sarà la volta anche di Zola. L’analisi deve essere completa, tutti i dubbi e gli interrogativi devono essere risolti prima dell’ultima decisione. Un po’ come è successo per la scelta del direttore sportivo.
Montella, dicevamo, è in pole, ma non sarà facile strapparlo al Catania. L’allenatore ha un altro anno di contratto e Pulvirenti per liberarlo vuole una sorta di buonuscita. Una contropartita tecnica (un giocatore) o denaro liquido. Ma anche Montella prima di accettare vuole mettere bocca e approvare tutti i programmi tecnici. Un giusto approccio che da ancora più valore a un piano di rilancio. Con la Roma il problema non è stato solo il Catania, ma anche i piani della società che non hanno convinto l’ex aeroplanino. Andrea Della Valle tornerà dall’estremo oriente non prima di venerdì e probabilmente soltanto allora con il suo ok, si prenderà la decisione finale.
Un’altra decisione è già stata presa nonostante qualcuno abbia fatto finta di non capire le parole dette sabato da Cognigni: la Fiorentina costruirà il nuovo stadio. Questa è una certezza. Diego Della Valle ha incontrato Renzi l’estate scorsa a Bologna, c’è una unità di intenti. Cognigni ha semplicemente detto una verità-vera: uno stadio nuovo, da solo, non può alzare di molto gli incassi della Fiorentina. E i conti sono presto fatti. Oggi il Franchi produce un reddito tra incassi, cartellonista e quant’altro. Il nuovo stadio ne produrrà sicuramente di più, ma con il mutuo da pagare al credito sportivo, in tasca rimarranno tre milioni, euro più euro meno. Con questo si può colmare il gap tra la Fiorentina e le grandi che hanno molti più introiti dai diritti-tv? E’ chiaro che no.
Lo stadio comunque consentirà ai tifosi di avere una casa moderna, degna del nome di Firenze e della Fiorentina. Dunque, si farà e non è poco. Poi se il piano di sfruttamento complessivo dell’area Mercafir presentato ieri dal sindaco Renzi risulterà efficace per gli acquirenti e per i progetti di sviluppo necessari, se darà la possibilità di ottenere altre fonti di reddito sarà un bene per la Fiorentina e per la città. Basta aspettare i piani attuativi e il bando per avere certezze più certe.
Enzo Bucchioni
Direttore QS Quotidiano Sportivo
(Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno)