BORJA VALERO E MONTELLA NELLA STORIA VIOLA

29.12.2012 00:00 di  Leonardo Petri   vedi letture
BORJA VALERO E MONTELLA NELLA STORIA VIOLA

Terminata la prima parte della stagione con un solo match da disputare per concludere anche il girone d'andata e alle porte del cosiddetto mercato di riparazione che la Fiorentina affronterà per rendere ulteriormente competitiva una squadra che sta andando oltre le piu' rosee aspettative, e' arrivato il tempo di un primo, seppur parziale, bilancio della stagione. Dando un 9,5 alla squadra nel suo complesso per il terzo posto in campionato e i quarti di finale di coppa Italia ma, anche e soprattutto, per il gioco espresso con continuità, mi avventuro nel giudizio sui singoli.
Viviano 6: Mi sembra il giusto compromesso fra qualche errore di troppo e i lenti miglioramenti che, prima del disastro di Roma, stava compiendo. Forse sente troppo la pressione, a me rassicura sulle uscite alte, molto meno fra i pali.  Un suggerimento. Dimentichiamoci tutti, fino a maggio, che e' tifoso viola.
Neto 6: Dargli di piu' mi sembrerebbe eccessivo perché per quanto abbia parato bene a Udine in coppa e per quanto si sia fatto trovare pronto al momento giusto tre gare di coppa e due di campionato sono troppo poche per un giudizio complessivo su di lui. Oltretutto ricordo che col Novara in coppa non  mi era sembrato impeccabile.
Roncaglia 7: Due gol e la passione di Firenze dalla sua. Ma non solo perché questo ragazzo si applica e apprende in fretta. Da agosto a oggi ha ammorbidito il suo gioco, rendendolo meno irruente ma non meno efficace.
Rodriguez 8,5: Un leader vero, uno che si fa sentire in campo e da' l'esempio. Organizza la difesa, imposta, chiude, gestisce il reparto e ha già segnato cinque gol. Uno dei migliori difensori della serie A.
Savic 7: Sta avendo ragione Prade' che, subito dopo la cessione di Nastasic, aveva confidato che Savic era più pronto. E il montenegrino pronto a dimostrato di esserlo davvero. Attento, puntuale, maturo, più la doppietta alla Samp che ha mantenuto imbattuto il Franchi.
Tomovic 7: Altra gradita sorpresa. Da riserva del Genoa a difensore affidabile e completo. Addirittura talvolta si occupa anche della costruzione. Partito titolare oggi e' la prima alternativa ma non ha mai sbagliato match.
Hegazy 6: Esordio da titolare e gol contro la Juve Stabia. Segnali di un talento che sembra esserci poi su di lui si e'accanita la sfortuna, sotto forma di rottura dei legamenti. Che il 2013 lo riporti in campo piu forte di prima.
Camporese sv: Problemi fisici e qualche limite caratteriale lo stanno frenando. Ha pero' dimostrato in passato di poter giocare su buoni livelli. Occorre attenta riflessione sull'opportunita' di mandarlo a giocare.
Cassani 5,5: Il modulo lo penalizza oltremodo ma non è stato il disastro che qualcuno vuol far credere. E basare ogni giudizio sulle difficoltà mostrare a Roma è oltremodo severo. Ricordo che entrò  bene a San Siro col Milan ad esempio, pur sbagliando un gol clamoroso e mi di pare sia importante nello spogliatoio.
Cuadrado 7,5: Mezzo voto in piu perché non pensavo potesse essere così decisivo. Ammetto che all'inizio lo ritenevo piu fumo che arrosto ma, poi, mi ha sorpreso. Salta sempre l'uomo, causa espulsioni negli avversari, fa assist (gol solo uno) e difende anche. Il problema e' quanto possa durare e infatti ha chiuso in calo. In ogni caso si e' rivelato elemento fondamentale.
Pasqual 6,5: gioca sempre ed ha la fiducia di tecnico e compagni. Un gol in campionato a Marassi, uno in coppa Italia, un paio di pali ma se sbaglia il primo cross rischia di non alzare piu il pallone per il resto della gara. E' un capitano esemplare ma ribadisco che, a mio avviso, in quel ruolo la Fiorentina può crescere.
Llama 5: Evidentemente non con l'argentino, per me la delusione maggiore (forse l'unica). Le poche volte che ha giocato mi è parso un pesce fuor d'acqua, non so se per la lunga inattività per il poco utilizzo o per una condizione fisica ancora precaria. In ogni caso in quel ruolo serve qualcosa in piu'.
Borja Valero 9,5: Perché la perfezione non esiste. Dissi, dopo poche settimane dal suo arrivo, che era, dopo Pirlo,  il miglior centrocampista del campionato. Oggi lo confermo, aggiungendo che, rispetto a Pirlo, e' piu continuo.Un fenomeno vero, tecnica pazzesca, corsa da mezzofondista, apre il pressing, aiuta la difesa, e' sempre a disposizione dei compagni, segnasse qualche gol in piu sarebbe perfetto. Già ora uno dei migliori centrocampisti della storia viola.
Pizarro 8,5: E' determinante, soprattutto in trasferta, per il modo, unico,  con cui gestisce la manovra, per come tira le fila fra i reparti, per come gestisce i momenti difficili. Delle tante ammonizioni non tutte, pero', dipendono da accanimento nei suoi confronti. Adesso e' a rischio gialli per tutto il girone di ritorno.
Aquilani 7: Forse i cinque gol e gli assist effettuati meriterebbero una considerazione maggiore ma il voto dipende dalle tante assenze di inizio stagione e dall'attesa che nutro nei suoi confronti, per me uno dei migliori centrocampisti italiani. Ho l'impressione che ancora il vero Aquilani non si sia visto e questo mi fa essere molto ottimista per il futuro.
Mati Fernandez 6,5: Per me e' stato piu che sufficiente, per impegno, determinazione, capacita' di adattarsi in piu ruoli. Viste le qualità tecniche trovo abbia grandi margini di miglioramento e il fatto che non lesini mai l'impegno mi rende tranquillo. Prima o poi esploderà, piu probabilmente da interno di centrocampo che da seconda punta o da trequartista.
Migliaccio 6: Ha giocato meno di quanto pensassi, in una squadra che, onestamente, e' abbastanza lontana dalle sue caratteristiche tecniche. In ogni caso quando è entrato ha dato sempre il suo apporto e  sono certo sia elemento prezioso nel gruppo.
Della Rocca sv: quando lo vedremo all'opera, se lo vedremo, lo giudicheremo.
Ljajic 6,5: Purtroppo si e' fermato sul più bello per infortunio ma la cura Montella gli ha fatto bene. Lo trovo cresciuto, maturato anche tatticamente, un altro rispetto allo scorso anno. Per me resta il partner ideale per Jovetic.
Toni 8,5: Sei gol, una condizione che migliora di gara in gara, uno spirito eccezionale. Un esempio per tutti. A prescindere da cosa accadrà da qui alla fine il suo ritorno e' già un successo, un'operazione da applausi.
El Hamdaoui 6: Tre gol in spiccioli di gara, uno sul campo del Torino, particolarmente importante, un altro a San Siro particolarmente bello. Credo però non si sia mai visto il vero El Hamdaoui e, quindi, non vedo motivi validi per  non proseguire Il matrimonio fra lui e la Fiorentina.
Seferovic 6: Quando arrivo' si era appena laureato campione del mondo under 17 con la Svizzera vincendo anche la classifica cannonieri. In poche parole ci attendevamo un fenomeno, che non e'. E' invece una prima punta ancora acerba che difficilmente potrà mai diventare l'attaccante titolare della Fiorentina. Arrivasse qualcuno lo manderei a giocare con continuità, ma dove?
Jovetic 6,5: Non vi arrabbiate, so bene che e' il cannoniere viola, che e' il giocatore piu importante, che vale tanti soldi e che e' il giocatore che può far fare il salto di qualità alla squadra. Bene, detto questo, domando. Il girone di andata di Jovetic e' stato da top player? Perché viste le valutazioni va giudicato con simili parametri. A mio giudizio ancora no.
Montella 10: Ebbene si, non credo abbia sbagliato niente a parte, forse, la formazione iniziale contro la Roma. Inezie rispetto a cosa ha fatto e cosa ha portato di nuovo a Firenze e nel calcio italiano di cui, ne sono sicuro, segnerà un'era.
Prade'-Macia 9,5: E' sempre rischioso dare un voto agli uomini mercato prima del mercato ma visto dov'era la Fiorentina a maggio scorso e dove e' oggi, avendo addirittura chiuso il mercato con 9 milioni di attivo non può non valere, al duo di mercato, un voto quasi perfetto. Se riusciranno a far fare alla squadra un altro salto a gennaio e' in arrivo anche la lode.
Andrea Della Valle 8: Ha ricompattato l'ambiente, ridato entusiasmo dimostrando entusiasmo, non sbaglia piu un'uscita pubblica e, guardando cosa offre il calcio italiano, un presidente ed una persona da tenersi stretta, a prescindere da quanto intenda investire nel progetto.

Leonardo Petri