BELOTTI NON PARTE, MILIK JUVE. PIATEK RESTA L’OBIETTIVO PIÙ CALDO. PER LA REGIA TORREIRA E NON SOLO. IN SETTIMANA SUMMIT CON IACHINI

10.08.2020 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
BELOTTI NON PARTE, MILIK JUVE. PIATEK RESTA L’OBIETTIVO PIÙ CALDO. PER LA REGIA TORREIRA E NON SOLO. IN SETTIMANA SUMMIT CON IACHINI
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Falsini

Una prima sostanziale verifica di mercato sarà fatta in questa settimana. Iachini si confronterà con Pradè e Barone, tracciando le linee principali degli obiettivi. Il tecnico viola non intende arretrare di un centimetro: per lui la priorità è il centravanti, si deve cominciare da lì. Si parte dalle fondamenta e non dal terzo piano per costruire un palazzo.

Beppe aveva già fornito una prima lista indicativa sulle prede, non vergognandosi di chiedere roba di prima fascia. Forte del principio che se vuoi allestire una squadra più forte, degna di traguardi ambiziosi, devi rivolgerti a calciatori in grado di garantire questo tipo di supporto. Il problema è raggiungerli; talvolta non c’è soltanto una difficoltà economica, bensì una impossibilità a chiudere l’affare perché quel club non cede oppure cede, ma ad un’altra società. Partiamo da Belotti: Cairo non ha intenzione, quantomeno al momento, di privarsi del centravanti della Nazionale (insieme a Immobile). Per il Toro “il Gallo” è prerogativa di spessore, difficilmente rimpiazzabile. Salvo nuovi accadimenti, Belotti non verrà a Firenze. Milik: la punta è in uscita dal Napoli e a Iachini piace assai (per usare un termine caro al presidente viola). Ma c’è la Juve: al di là dei recenti scossoni sulla panchina bianconera, via Sarri dentro il deb assoluto Pirlo, Milik sembra destinato proprio a Torino. La Juventus lo segue da un po’ e non vorrebbe lasciarselo scappare. Il mondo non finisce a Belotti e Milik, ci sono alternative, più o meno intriganti. Un vecchio pallino di Iachini - lo avrebbe voluto a gennaio, poi la società si indirizzò su Cutrone - è Piatek. Lui, ora, è catturabile anche se la sua ultima stagione a Berlino è stata tutt’altra che esaltante: e’ arrivato a gennaio e ha realizzato solo 4 gol in 15 partite. Al Milan fino a dicembre altri 4 gol in 18 gare. A questi vanno sommate due reti nelle coppe tra rossoneri e tedeschi: totale 10 gol. Diciamo che è stata un’annata particolare e complicata. E’ innegabile, però, che abbia il profilo del numero nove vero, per questo il pistolero è nei pensieri di Iachini. La Fiorentina ci proverà anche se sul prezzo ci sarà da discutere perché il listino è alto: a Berlino chiedono tra i 25 e i 30 milioni. Non è escluso che spuntino anche altri candidati a quella maglia, ma per ora Piatek rimane un obiettivo di mercato molto caldo.

A centrocampo nel ruolo di regista c’è il sogno Torreira: sarebbe un play davvero interessante, ma l’Arsenal lo valuta sui 30 milioni, altra cifra pesante per la Fiorentina. Considerando che gli investimenti partiranno per il centravanti, i viola potrebbero aspettare prima di acquistare anche un centrocampista con compiti di regìa, magari procrastinando l’impegno ad un’altra sessione di mercato. Non è pensabile, infatti, quando il budget è buono, ma non buonissimo, spendere tutto e subito. Le squadre si costruiscono per gradini. Di sicuro la Fiorentina non potrà fallire il colpo dell’attaccante. Se poi arriverà anche Torreira o uno simile a lui, meglio ancora.

Un aspetto determinate, da tener presente nella riunione che in settimana ci sarà tra Iachini e i manager di Commisso, sarà la chiarezza: idee forti e velocità di azione. Per salire dal nono posto in più servirà sbagliare pochissimo. Se fosse possibile anche niente…