A TORINO PER L’ORGOGLIO... E PER I PUNTI. FIORENTINA, LA FORZA DEI NERVI DISTESI. ODRIOZOLA IN NETTO VANTAGGIO. CALLEJON-SOTTIL UN BEL BALLOTTAGGIO. L’ALTRO È CASTRO-DUNCAN. VLAHOVIC: LE INGLESI FANNO SUL SERIO
Raramente la Fiorentina si è ritrovata in vantaggio numerico e psicologico rispetto alla Juventus. I viola arrivano oggi a Torino con la forza dei nervi distesi. Posizione di classifica invidiabile, gioco codificato, voglia di giocare a calcio con il cuore lieve. Non dovranno cercare l’adrenalina, quella si forma ad agosto, quando esce il calendario. La partita con la Juventus vale l’orgoglio di una comunità e i punti poi contano doppio. Basterebbe questo per chiudere il discorso.
E’ la Juve che cerca una via d’uscita rispetto alla propria doppiezza: forte in Champions, debole in campionato. Una dicotomia di cui si parla da troppo tempo. Ogni partita per Allegri diventa decisiva, mentre Italiano pensa a costruire passo dopo passo una Fiorentina a sua immagine e somiglianza. La crisi o presunta tale della Juventus non può distrarre i viola: i bianconeri non hanno un’identità di manovra, ma contano su singoli di assoluto spessore. Quelli che possono in qualsiasi frangente indirizzare la partita sul proprio binario. Allegri probabilmente renderà il suo telaio più offensivo, con Chiesa e Bernardeschi esterni, McKennie e Locatelli interni, Dybala e Morata in avanti. Quando i bianconeri avranno la palla tra i piedi e spingeranno con quegli strappi ad alta intensità, metteranno paura ai viola, ma come la Fiorentina recupererà la palla l’organizzazione potrebbe avere il sopravvento. Ecco perché ieri in conferenza stampa Italiano ha ribadito come la Fiorentina cercherà di avere il pallone sempre nelle proprie disponibilità. I viola punteranno sul palleggio, cercando l’ampiezza del campo, provando ad affondare laddove la Juve lascerà spazio. Tutta teoria, vero, poi una giocata potrà far saltare il banco, ma il canovaccio della sfida dello Stadium potrebbe essere questo.
Viola tranquilli, dunque, ma non rilassati. Affrontare la Juventus significa trasferire in campo i sentimenti di una città. Non si può pensare di perdere nemmeno un duello in mezzo al campo. Palla su palla, zolla dopo zolla, contrasto dopo contrasto.
Italiano ha provato tutto e il contrario di tutto in settimana, fedele alla propria modalità, degna di una trama di un film giallo. L’assassino viene scoperto ai titoli di coda, così come la formazione che giocherà. La lista spunta fuori nello stanzone poco prima del match. Viaggiamo, dunque, anche noi nel mare dei dubbi. Scartiamo l’ipotesi poco verosimile che Italiano divida ciò che il calcio unisce: la coppia dei centrali difensivi. Milenkovic-Quarta stanno diventando un tandem di grande affidabilità, lasciamoli lavorare. A destra Odriozola in netto vantaggio su Venuti, a sinistra Biraghi. Torreira con la paletta in mano a dirigere il traffico, Bonaventura assistente di qualità. Sull’altro lato Castrovilli e Duncan vanno al ballottaggio, sul filo dei voti. In avanti Dusan con Saponara da una parte e sul lato opposto un altro ballottaggio: Callejon-Sottil. Questo è ciò che sappiamo o meglio immaginiamo, ma nessuna sorpresa se Italiano per l’ennesima volta ci dovesse spiazzare.
Sarà la partita anche di Vlahovic, di fronte avrà il club che lo insegue da tempo. La Juventus non sembra avere le possibilità economiche per convincere la Fiorentina, ma difficilmente mollerà la presa. La società viola, però, potrebbe scegliere di venderlo a tutti, ma non ai bianconeri. Così, per tamponare quella che negli ultimi anni è diventata una emorragia, troppi viola sono finiti a Torino. Nell’epoca del calcio business, si potrebbe ogni tanto riportare la sana rivalità al centro del villaggio: i trasferimenti tra squadre “nemiche” anche no. Abbaiamo alla luna? Siamo fuori dal tempo? Il lettore fabbricherà la propria opinione.
Di sicuro le inglesi fanno sul serio: City, Tottenham e anche Arsenal, stando agli ultimi rumors, sarebbero all’attacco. Club che hanno potenzialità economiche di gran lunga superiori alla Juve e alle italiane. Sky ha raccontato che l’Arsenal avrebbe incontrato il sì della Fiorentina e il no dell’entourage di Vlahovic, avvalorando la tesi di un accordo pregresso con un’altra squadra. Se così fosse - sia chiaro, tutto da stabilire, siamo nel campo delle voci - starebbe a Commisso intervenire. Ad un anno e mezzo dalla scadenza di contratto il muro contro muro sarebbe deleterio. Anche per il giocatore. Soprattutto per lui. E per chi lo assiste.