MERCATO, Il punto sulle trattative viola

26.06.2008 10:25 di  Matteo Magrini   vedi letture
MERCATO, Il punto sulle trattative viola
FirenzeViola.it

Finalmente! E' quello che avranno esclamato ieri sera tutti i tifosi viola alla notizia della fumata bianca tra Pantaleo Corvino, Lo Monaco e Delgado, procuratore di Juan Manuel Vargas. Ma siamo sicuri che non solo la tifoseria abbia esultato. Cesare Prandelli aveva indicato nell'esterno peruviano la priorità assoluta, insieme a Gilardino, del mercato viola. Era il giocatore che secondo il Mister serviva maggiormente. Finalmente, dunque. Per poter considerare veramente conclusa la trattativa mancava, ormai da settimane, l'accordo con l'agente del ragazzo, il quale ogni volta rimandava l'incontro per la firma, sperando nella chiamata di qualche big europea, ad esmpio, il Real Madrid. Ma il Catania non ci ha mai sentito da questo orecchio. La parola era stata data a Corvino ed alla Fiorentina, e per le società serie una stretta di mano tra gentiluomini ha ancora un valore importante. Affare fatto, quindi. Il tutto, nella serata di ieri, quando il d.s etneo Lo Monaco ha preteso un incontro con Delgado per fargli capire che non esistevano margini di trattativa. L'offerta della Fiorentina era importante, anche per il ragazzo, che dopo una sola stagione in serie A avrebbe avuto l'occasione di firmare un contratto da circa 1 milione a stagione per cinque anni e, soprattutto, di andare a giocare la Champions League. A quel punto, dopo qualche attimo di tensione, tutte le caselle sono andate al loro posto e l'accordo è stato definito. Entro 48 ore arriveranno la firma e l'annuncio ufficiale.

 

E ora? Quali saranno le prossime di Pantaleo Corvino, mai come in questa occasione Re del mercato? Il primo obiettivo è l'esterno destro di difesa. La Fiorentina è scoperta in quel ruolo, ha in rosa il solo Jorgensen. Dunque, fari puntati sui nomi per la fascia destra. Reveillere, per cominciare. Qualche settimana fa l'affare sembrava fatto, il giocatore aveva accettato la proposta viola ed anche il Lione era disposto a venire incontro alle offerte della Fiorentina poi, negli ultimi tempi, la società francese ha dato vita ad uno stucchevole gioco al rialzo che ha molto innervosito il diesse gigliato il quale, non a caso, sta intensificando i contatti per trovare un'alternativa. Tre nomi: Comotto, Mesto e Behrami. Per il primo la vicenda è nota. A gennaio è stato ad un passo dalla maglia viola, poi non se ne fece nulla. Il calciatore vuole fortmente Firenze. Lontano ancora l'accordo tra le due società. Mesto è l'idea degli ultimi giorni, anche se il giocatore è da sempre un pallino di Corvino. Ieri è stato riscattato dalla Reggina, per 5.5 milioni di euro. A breve la dirigenza viola potrebbe tentare l'affondo. Diverso il discorso legato a Behrami. L'albanese naturalizzato svizzero piace da morire a Cesare Prandelli, il quale sarebbe entusiasta di averlo a disposizione. Sembrava ad un passo dal Palermo, ma l'affare tra Lazio e rosanero è saltato. Che ci sia dietro la Fiorentina?

 

Definita l'operazione terzino destro, la Fiorentina avrà concluso la prima parte del suo mercato, e si metterà alla finestra, in attesa dell'occasione giusta. Due i settori dove, malgrado le smentite, i viola cercheranno di fare ancora qualcosa di importante: centrocampo e difesa. Per la mediana piace Palombo, ma la Sampdoria non lo molla. Nelle ultimissime ore è uscito il nome di Mariga. E' giovane, con un gran fisico e con enormi potenzialità. Una sorta di Vieira in miniatura. A Corvino piace molto, si attendono sviluppi. Chiudiamo con il difensore centrale. Prandelli continua a ripetere che non si tratta di una priorità, e Corvino si dice in sintonia con il suo tecnico. Ma i due probabilmente bluffano. Un centrale serve, perchè è andato via Ujfalusi e perchè Dainelli e Kroldrup non danno le necessarie garanzie. Il nome buono è sempre quello di Burdisso, con l'Inter che, una volta preso Ferrari, potrebbe davvero decidere di ascoltare l'offerta viola. Il mercato dunque va avanti, con la Fiorentina a farla da padrona. E non è finita quì.