MANNIELLO, Savio non c'è più con la testa

29.10.2012 19:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
MANNIELLO, Savio non c'è più con la testa
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© foto di Giacomo Morini

Il presidente della Juve Stabia Francesco Manniello commenta le cronache di giornata che vedono Savio protagonista di un finto rapimento. Un episodio che ci fa tornare indietro di un anno, quando il giocatore di origini ugandesi, all'epoca alla Juve Stabia, scappò senza far lasciar tracce di sé. In esclusiva per Tuttomercatoweb.

Francesco Manniello, Savio Nsereko è tornato alla ribalta delle cronache per aver finto un sequestro. L'anno scorso alla Juve Stabia vi fece tribolare

"Infatti ciò che ho letto non mi lascia sorpreso, non c'era più con la testa. Non a caso noi lo tenemmo fino a gennaio per non lasciarlo in mezzo a una strada, per poi mandarlo in Germania. Un peccato, perché è un ragazzo che forse ha visto troppi soldi quando aveva 16-17 anni e non so cosa sia potuto succedere. E dire che era bravo, noi lo prendemmo poi all'improvviso "squagliò". Lo trovarono in Inghilterra a spendere i soldi nei pub".

Certo, quello che si legge nelle cronache di oggi lascia senza parole

"Se davvero è successo quello che è stato scritto, cioè che si è finto rapito per chiedere i soldi del riscatto ai parenti sono davvero senza parole e sono addolorato per sua madre, che conosco, una santa donna. Penso anche all'agente Patrick Bastianelli che ha cercato di aiutarlo in tutti i modi".

Quando arrivò da voi alla Juve Stabia non avevate mai avuto perplessità?

"Macché, era una persona normalissima. Pensi che i giorno prima di scappare era con me in macchina a chiacchierare. Improvvisamente sparisce nel nulla e veniamo poi a scoprire che è in Inghilterra. Per fare una cosa del genere c'è solo una spiegazione: non ci sta con la testa, neanche la scienza capisce certi atteggiamenti. Mi spiace perché è un ragazzo che ha bruciato la sua vita, con le sue qualità poteva guadagnare abbastanza soldi per sistemare lui e la famiglia".