GALLI, Una bella viola, ma il Milan sta meglio
In esclusiva per MilanNews.it l’ex portiere di Milan e Fiorentina Giovanni Galli. In occasione del recupero di campionato tra i viola e i rossoneri, Galli ha analizzato sia i singoli che la condizione generale delle due compagini, con uno sguardo anche alla Champions League.
Domani il recupero di campionato Fiorentina-Milan, chi arriva meglio all’appuntamento?
“Entrambe provengono da un brutto ko nel turno di Champions, ma domenica la Fiorentina ha faticato un po’ di più perché è andata in svantaggio, ma ha giocato una buona partita così come ha fatto il Milan. Forse il Milan in questo momento, per quanto riguarda il campionato, ha un’opportunità importante. Se vince il recupero si riavvicinerebbe molto all’Inter, anche se per me non si riaprirebbe nemmeno se arrivassero ad un punto di distacco. La Fiorentina invece nell’ultimo periodo ha avuto tante partite importanti uno dietro l’altra e arriva un po’ stanca, anche se ha ancora l’obiettivo quarto posto. Credo che questo sia lo scopo principale della società viola. In questo momento vedo leggermente avvantaggiato il Milan, anche se poi la Fiorentina gioca in casa. Difficilmente i viola sbagliano queste partite importanti”.
Due bomber a confronto: Borriello contro Gila
“Per la giocata del singolo probabilmente Gilardino. L’attaccate della Fiorentina ha più numeri, anche la palla sporca riesce a buttarla dentro, mentre Borriello è uno stoccatore d’azione. Abbiamo visto invece Gilardino anche con le spalle alla porta, con l’uomo appiccicato alla maglietta in un modo o nell’altro può fare gol. Borriello sfrutta bene le opportunità create dai compagni, Gilardino dal cilindro può tirare fuori qualcosa”.
Due giovani dalle grandi prospettive: Pato e Jovetic
“Il confronto di due giocatori importanti che a mio avviso lasceranno il segno nel calcio mondiale. Pato ha già giocato in Nazionale, gioca in una squadra di grandi ambizioni, mentre Jovetic è un ragazzo che ha grandissimi numeri ma arriva dal Partizan che ha una buona tradizione ma oggi il calcio jugoslavo non ha più quello spessore che aveva una volta. Quindi Jovetic all’inizio ha avuto anche più difficoltà ad adattarsi. Insieme sarebbero una coppia ben assortita. Pato fa qualche gol in più, ma è anche la posizione, uno è più attaccante dell’altro”.
In Champions chi ha più possibilità di passare dopo le sconfitte contro Manchester e Bayern?
“Visto il risultato e visto chi gioca in casa direi la Fiorentina. I viola possono farcela anche contro una squadra tosta. La Fiorentina è bella da vedere. Ha la capacità di sviluppare delle idee provate e riprovate in allenamento. Il Milan a tratti è spettacolare, però è ancora un po’ lento nella manovra. Anche conto il Bari ha fatto molta fatica a vincere la partita. Il gioco è lento e macchinoso, il Milan ha fatto una buona partita ma il Bari ha sbagliato decisamente la sua. Per questo credo che la Fiorentina abbia più possibilità di passare il turno rispetto al Milan. I rossoneri devono giocar bene le partite per poter vincere. Purtroppo la cosa preoccupante e che pur giocando bene la squadra ha perso lo stesso, mi viene da pensare che il divario con il Manchester sia decisamente netto. Ma nel calcio ci sta tutto, anche se andare a vincere 2-0 a Manchester non è semplice”.
Quanto perde la Fiorentina senza Mutu?
“Tantissimo. Decisamente un’assenza che penalizza oltremisura i viola. La Fiorentina non avrebbe perso a Monaco. Mutu è tra i primi cinque nel mondo nel suo ruolo. Ha una capacità realizzativa impressionante. E’ un leader, è cattivo in campo, fa gol su calcio di punizione, di testa, di sinistro, di destro. E’un dispiacere non vederlo giocare. La Fiorentina ha perso un potenziale enorme”.
Fa bene Leonardo a schierare definitivamente Abbiati in porta?
“Ripartiamo da dove Abbiati aveva lasciato. Lui era titolare nel Milan prima dell’infortunio di Siena. Si era riconquistato il posto con il lavoro, con la serietà, con la professionalità. L’infortunio lo ha messo da parte. Poi ha iniziato Storari che ha fatto benino. Poi ha giocato Dida e ha fatto bene. Nel momento in cui la condizione psicofisica di Dida è venuta meno Abbiati ha colto l’opportunità. Alla fine quella di Leonardo è una scelta giusta”.