MARINO, Contro i viola niente turn over
Forse è ancora presto per fare bilanci, ma dopo l'eliminazione dalla Uefa e con sole sette giornate di campionato da giocare, un piccolo consuntivo si può fare, visto che anche nella competizione nazionale l'Udinese non può più permettersi sogni di gloria. Marino la vede così:
"Abbiamo pagato caro in campionato il periodo negativo dovuto a molte partite giocate con un organico non al meglio. Per quanto riguarda la Uefa, abbiamo sfiorato la semifinale, ma in campionato abbiamo lasciato tanti punti. Dispiace anche per la Coppa Italia. Complessivamente, però, i ragazzi hanno sempre dato tutto. Purtroppo abbiamo pagato quel calo fisico che si è ripercosso sul gioco. Da buttare, però, ci sono solo quei due mesi, perchè dopo la gara con la Juve abbiamo fatto 16 punti in 11 partite".
Come si affronta ora il campionato, a tre giorni dall'eliminazione dalla Uefa? "Dobbiamo reagire alle avversità e lo possiamo fare. Con il Werder, dopo l'1-1 abbiamo reagito bene e abbiamo dimostrato carattere anche dopo il 3-2. Questa squadra ha sempre reagito e mi aspetto che lo faccia anche domani. Dobbiamo uscire dal campo dopo aver dato tutto, così la gente ti apprezza".
Il rischio di calo di motivazione però c'è: "Dobbiamo sopperire a questo, anche per la propria posizione personale e di squadra. Qui ad Udine si sono valorizzati tanti giocatori: chi viene a vedere un calciatore, guarda alla sua predisposizione al gioco di squadra. Ci sono da fare le valutazioni finali, quindi meglio chiudere bene la stagione. In due anni abbiamo valorizzato tanti giocatori".
Il mercato a questo punto impazza. Proprio ieri sono uscite delle dichiarazioni di D'Agostino che non disdegnerebbe Napoli: "E' normale che dovendo competere in un torneo in meno, bisognerà ridurre l'organico. Non possiamo permetterci di tenere giocatori bravi a riposo. La rosa deve essere di qualche unità in meno, visto che gareggeremo solo in Campionato e Coppa Italia. Penso che sarà così. Per quanto riguarda D'Agostino, ha solo detto che gli fa piacere l'interessamento del Napoli. Ma io sono convinto che lui sta bene qui. A meno che le società non decidano in maniera diversa, l'Udinese non ha l'esigenza di cedere giocatori forti per andare avanti. Però sappiamo che se un giocatore chiede di andare via, è difficile trattenerlo".
Le parole di D'Agostino, visto il momento, non le sembrano inopportune? "Non inopportune. Comunque da qui a dire che potrebbe accettare qualche destinazione, ne passa. Chiaro che se una cosa esiste, inutile tenerla nascosta: le bugie hanno le gambe corte. Credo però che uno per andare via da Udine debba avere come prospettiva una squadra che competerà in Europa o comunque di grandi tradizioni".
E lei? Crede ancora nel progetto Udinese? Vuole farne parte? "Perchè non dovrei? Se in due anni si valorizza tutto quello che c'è da valorizzare, si arriva fino ai quarti di finale in Uefa, in campionato ci sono stati solo due mesi neri, non vedo perchè dovrei perdere fiducia nel progetto. Gli stimoli semmai saranno maggiori, perchè questi ragazzi hanno dimostrato voglia di lottare. Ovvio che adesso, lavorando in una certa maniera, in campionato faremo molto meglio di quest'anno".
Domani c'è la Fiorentina. Che Udinese sarà? "Vogliamo fare bene e non ricorrerò a molto turn over. Giocherà chi sta meglio, potrà riposare chi ha giocato a Reggio e con il Werder. Cercherò comunque di mettere in campo chi offre maggiori garanzie".
La squadra, quindi, come sta? "Per D'agostino e Sanchez ci sono speranze, non hanno infortuni grossi".
Ci sarà in voi voglia di rivincita dopo il 4-2 dell'andata? "Sì, molta, perchè abbiamo subito una sconfitta immeritata e ci deve scattare la voglia di vendicarla".
Anche allora, l'arbitro fu protagonista: "Qualcosa a nostro sfavore nell'ultimo periodo c'è stato da parte degli arbitri, soprattutto in campionato in trasferta. Questo però non cambia nulla purtroppo".