COLUCCI, Risaliremo la china come il Cagliari
Prima partita in gialloblù per Giuseppe Colucci, che domenica con la sua ex squadra si è anche tolto lo sfizio di segnare in ‘zona cesarini’ il gol del pareggio…
“E’ da 6 mesi che mi preparavo, che mi allenavo per qual gol di testa… Il fatto che sia arrivato al 92’ mi riempie di gioia. Non sono ipocrita, ho esultato con il cuore, con la voglia di giocare e con la grinta. Una soddisfazione enorme, per me e per la mia nuova società”.
Complicato il rientro in campo dopo tanto tempo?
“Capisco che le mie zero presenze nella stagione in corso possano ingannare. Ma io mi sono sempre allenato con impegno e dedizione, non vedendo l’ora di tornare tra i protagonisti. Qui ho ritrovato vecchi compagni come Italiano e Pinzi, sono contento del mio esordio con questa nuova maglia.
Un 2009 super positivo per il Chievo, ma la classifica parla chiaro. Forse ci si aspetta qualcosa in più dai nuovi arrivi…
“La buona volontà e l’impegno. Questo sono sicuro che è quello che metterò in campo tutte le volte che Di Carlo mi deciderà di farmi giocare. Ma le partite si perdono o si vincono in undici, tutti insieme. Qui siamo affiatati, il gruppo c’è e sta prendendo sempre più convinzione dei propri mezzi”.
Facendo un po’ di calcoli e tabelle… su 14 partite servirebbero 6-7 vittorie
“Mah, forse anche meno, non è semplice stabilire una quota salvezza quest’anno. Non possiamo però nascondere a noi stessi che per compiere l’impresa dobbiamo fare molti punti. L’importante è non stare troppo a pensare a chi ci troviamo di fronte, non partire già sconfitti”.
Già a cominciare da Firenze…
“Per forza, non possiamo abbassare la guardia da qui alla fine. Partiamo dal concetto che ogni partita non è già stabilita, alla fine si parte sempre dallo 0-0. Pensiamo al Calgliari, l’esempio più evidente che nel calcio ogni gara ha una storia a sé: ha fatto 3 punti a Roma contro la Lazio e tre a Torino contro la Juve. Proviamoci anche noi”.