MAXI LOPEZ, Mio idolo era Bati. Il soprannome...
Maxi Lopez si è conquistato a suon di ottime prestazioni il posto da titolare a Udine, dopo alcune stagioni non proprio felicissime a Torino, anche a causa di un rapporto mai sbocciato con il tecnico dei granata. L'argentino,reduce dalla doppietta alla Sampdoria, si è raccontato a cuore aperto ai microfoni del Messaggero Veneto. Di seguito alcuni stralci della sua lunga intervista: "Sono nato a Buenos Aires, quartiere Palermo in pieno centro città con un milione di abitanti. Mio padre Riccardo, che ho perso quando avevo 12 anni, ha giocato a calcio ma non a livello professionistico. Faceva il ragioniere e portava a casa la pagnotta per la famiglia.Eravamo in sei: mia mamma Maria, mia sorella Marcella e i fratelli Jonathan ed Ezequiel.
Solo Jonathan ha provato a intraprendere la carriera del calciatore: ha giocato nella seconda squadra del Maiorca quando c’ero anch’io. Il mio idolo? Batistuta. Credo sia stato un punto di riferimento per tanti della nostra generazione. Wanda Nara-Icardi? Io non ho mai dato troppo peso a questa faccenda. Il perchè del soprannome "Gallina d'oro"? Da una mia esultanza particolare dopo un gol a Barcellona. E siccome il simbolo del River è la Gallina, ecco il soprannome. Il “d’oro” non so se è stato aggiunto perché ho i capelli biondi, diciamo che è stata una ...licenza poetica".