"SCUSATE IL RITARDO..."

19.01.2012 01:42 di  Stefano Borgi   vedi letture
"SCUSATE IL RITARDO..."
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Amauri Carvalho de Oliveira arriva a Firenze con 19 giorni di ritardo. E se proprio vogliamo dirla tutta, Amauri (o Amaurì) arriva alla Fiorentina con 5 anni e mezzo di ritardo. Però, come si fa con una bella donna alla quale piace farsi attendere, lo perdoniamo, a patto che il fidanzamento sia proficuo per entrambi. A maggior ragione se pensiamo che Amauri viene in prestito rifiutando un contratto biennale di 1,5 milioni a stagione propostogli dalla Fiorentina. Per rimettersi in gioco senza scopo di lucro (dice lui), per rifarsi una verginità ed accasarsi l'anno prossimo in un top-team (diciamo noi). Se poi questo accadrà dopo sei mesi a suon di gol in maglia viola, ben venga.

Ma andiamo con ordine. Sono passati 66 mesi da quando Corvino lo aveva acquistato per 8 milioni dal Chievo nel giugno 2006. Doveva sostituire Luca Toni, già ceduto all'Inter per la somma stratosferica di 25 milioni di euro. Quella volta però intervenne Diego Della Valle in persona, bloccando la cessione del bomber mondiale e di conseguenza l'ingaggio del brasiliano (che a quel punto se ne andò al Palermo). Lo fece in nome dell'unità del gruppo, bisognoso di certezze, di punti fermi, sul quale pendeva la zavorra dei 19 punti di penalizzazione. Prandelli e la squadra ringraziarono sentitamente. Permetteteci una piccola chiosa: quanta nostalgia nel ricordare Diego che prende la situazione in mano, sbatte i pugni sul tavolo ed urla... "No cari signori, Toni rimane quà un altro anno perchè ci serve, e vadano al diavolo 25 milioni di euro. Per chi non se ne fosse accorto c'è da salvare la Fiorentina e la dignità della famiglia Della Valle". Altro che chiaccherata col presidente (come chiedeva in quei giorni il ragazzone emiliano), alla Fiorentina conta solo una voce, quella del padrone, quella di Diego Della Valle. Proprio quello che ci vorrebbe in questo momento. Adesso, invece, si ode solo la voce bianca di qualche ragazzo di bottega (non ce ne vogliano, ma usiamo una terminologia cara a don Diego) ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Chiusa parentesi. Amauri, quindi, varca lo stretto e se ne va in Sicilia. Peccato, perchè la storia dirà che Corvino ci aveva visto giusto. Il brasiliano, infatti, disputa due ottime stagioni alla corte di Guidolin (52 presenze e 23 reti) e si guadagna nell'estate 2008 la "promozione" alla Juventus. La Fiorentina dal canto suo annulla il -19, conquista un terzo posto sul campo (quinto in classifica), ma a fine stagione si vede sfuggire "LucaToni e furmini" al Bayern per soli 11 milioni. Una minusvalenza virtuale di  14 milioni di euro. Il brasiliano, intanto, disputa una prima stagione discreta in bianconero (32 gettoni con 12 gol, più 2 in Champions League), una seconda deludente (30 presenze e 5 reti), una terza fallimentare (9 partite con zero gol). Fino al trasferimento al Parma del gennaio 2011. Quì le cose vanno molto meglio e Carvalho realizza sette reti (il primo dei quali proprio alla Fiorentina nell'1-1 del 6 febbraio) contribuendo fattivamente alla salvezza dei ducali. Nell'estate 2011 il ritorno a Torino, il fuori rosa e l'approdo sulle rive dell'Arno.

"Scusate il ritardo", abbiamo titolato, mutuando il celebre film di Massimo Troisi. Troviamo, infatti, colpevole ed insensato aver aspettato 19 giorni dall'inizio del mercato, lasciando la Fiorentina senza centravanti per ben tre partite (due sconfitte ed una vittoria). Senza dimenticare che Amauri non disputa una partita ufficiale dallo scorso 23  aprile (Udinese-Parma 0-2, doppietta proprio del brasiliano, e guarda caso quel 23 aprile la Fiorentina vinceva a Cagliari per 2-1) e che domenica potrebbe essere scaraventato al sant'Elia senza preparazione e senza paracadute. Di chi è la colpa? Di Amauri, della Fiorentina o della Juventus? Oppure (com'è più probabile, di tutti e tre?) Ci piacerebbe che qualcuno, un giorno o l'altro, ci dicesse... "Scusate il ritardo".