MALOTTI A RFV, Italiano in discussione è ipocrisia
Roberto Malotti, allenatore, si è soffermato a Radio FirenzeViola sul momento attuale della Fiorentina: "L'aspetto fondamentale da considerare che quando hai tre impegni e non hai l'abitudine a fare tante partite in così poco tempo è quasi normale che tu non abbia una continuità assoluta. E a parte questo se i viola riuscissero a ottenere un grande risultato in Coppa Italia o in Conference sarebbe un segnale importante per tutta la stagione".
Come valuta il lavoro di Vincenzo Italiano?
"In dei frangenti avrà pagato un po' l'inesperienza di una gestione difficile, ma criticare il suo lavoro a Firenze mi sembra di un'ipocrisia assoluta. Ha portato un'identità alla squadra, a volte riuscendoci e altre no, ma non gli si può che riconoscere un'idea di calcio. Può piacere o meno, però il lavoro di Italiano a Firenze è stato importante in questi due anni. Non ci si dovrebbe dimenticare di quello che i viola hanno passato prima che arrivasse il tenico siciliano...".
Per lei che differenza c'è tra 4-3-3 e 4-2-3-1?
"Per come gioca la Fiorentina, con la difesa alta e aggressiva, cambia relativamente giocando con un trequartista dietro la prima punta. Sono più concetti che servono ai giornalisti che non all'allenatore. Diciamo che sono due moduli che cambiano relativamente, per come ho visto la Fiorentina".
Qual è la sua idea del Vlahovic bianconero rispetto a quello visto a Firenze?
"Intanto ha avuto un'annata travagliata, per via di infortuni e recuperi affrettati. E' un giocatore che fa reparto, riferimento, non credo sia discutibile come non lo era alla Fiorentina. Può figurare bene anche nelle società importanti. Ma poi con la morìa di attaccanti che abbiamo in Serie A, si mette in sotto croce Vlahovic? E' giovane, con grandi possibilità, è megliorato nei movimenti...".
Tra Cabral e Jovic c'è qualcuno che si è meritato la titolarità?
"Cabral, per il modo di giocare della Fiorentina, ha probabilmente delle attitudini più spiccate. Sono due giocatori diversi, uno è un lottatore e lascia sempre qualcosa alla partita pur senza segnare, invece l'altro è il classico giocatore che se fa gol è bene ci sia stato mentre se non segna è come aver giocato in dieci. Italiano dovrebbe fare con gli attaccanti un po' quello che ha fatto Prandelli con Vlahovic, battezzando un titolare fisso".