F. FERRARI A RFV, L'area scouting determinante per i risultati

15.03.2023 16:58 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
F. FERRARI A RFV, L'area scouting determinante per i risultati
FirenzeViola.it

Fabrizio Ferrari, giornalista e collaboratore del Daily Mail, a volte ospite a Tiki Taka di Piero Chiambretti, è intervenuto a Scanner, trasmissione su Radio Firenzeviola a cura di Giulio Dini, dove si è parlato di numeri e statistiche.

Se il Napoli dovesse vincere il campionato e passare il turno in Champions che cosa otterremmo a livello di numeri?
"Spalletti ha raggiunto i quarti di finale di Champions per due volte e questa potrebbe essere la terza. per esempio Antonio Conte ci è riuscito solo una volta, Mancini solo due volte ma ha allenato squadre come Inter e Manchester City. Spalletti ha fatto qualcosa di eccezionale. I bookmakers tengono molto conto del monte ingaggi delle squadre. In Serie A ci sono stati i flop di Allegri e Inzaghi: Spalletti è stato bravo a far crescere giocatori come Lobotka e Rrahmani. Se il Napoli dovesse vincere lo scudetto sarebbe la seconda squadra, dopo l'anno scorso, a vincere il campionato non con il monte ingaggio maggiore. Era dal 2011 che non succedeva".

Squadre come il PSG che hanno il monte ingaggi alto come mai vanno avanti in Europa? "Il PSG non riesce ad ottenere risultati fuori dalla Francia. La Champions League è una competizione particolare. Al PSG non c'è un equilibrio di squadra nonostante sia formato da grandi campioni. Più o meno lo stesso problema che ha avuto la Juventus quando ha preso Ronaldo dopo aver raggiunto la finale di Champions l'anno prima".

Anche l'anno scorso ha vinto il Milan che non aveva il monte ingaggi più alto... "Il risultato del Milan è frutto di un lavoro di tanti anni. Si parla di una squadra molto giovane, che nei primi anni quando venne preso Giampaolo andava male. Si è creduto nel lavoro dell'allenatore e nell'area scouting. L'anno scorso non era favorito, ma ha sfruttato il calo dell'Inter e qualche passo falso di troppo delle concorrenti".

Anche i numeri confermano quanto in Italia sia importante la parte difensiva? "Se analizziamo gli ultimi 15 scudetti, 14 di questi sono stati vinti dalla squadra che aveva la miglior difesa. L'unica eccezione è stata la Juventus di Sarri nella stagione del Covid. Succede anche all'estero ma non con questa costanza. Basta vedere l'Inter ieri sera. Il Napoli invece è una squadra moderna che cerca di fare calcio. In Italia ci siamo fatti la nomea di essere buoni difensori. Se si guarda anche la Nazionale, dal 90 ad oggi, molte partite della nostra Nazionale sono finite ai rigori. Proprio perché c'è questa mentalità più difensivista".

Può una squadra raggiungere dei risultati senza avere l'area scouting? "Mi viene da pensare alla Lazio che questa estate non poteva andare a pendere i giocatori che voleva Sarri in Premier League come Emerson, poi non gli si può chiedere di puntare a vincere lo scudetto. Il Napoli sta facendo una grande cosa proprio per merito della sua area scouting: sono arrivati dei giocatori che osservavano da tempo. Lo stavano seguendo da tempo. Ci sono club come Milan e Napoli che hanno abbassato il suo monte ingaggi per investire nell'area scouting".