TONI DIVERSI

02.05.2020 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
TONI DIVERSI
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© foto di Federico De Luca

Al termine di questa Festa del Lavoro casalinga come mai era accaduto abbiamo ospitato sulle nostre pagine il parere dell'ex dirigente Antonello Valentini il quale si augurava che l'unanimità emersa dall'assemblea straordinaria di Lega di ieri fosse autentica. C'è da condividere quanto ha raccontato, anche perchè non è la prima volta che la Serie A sventola unità d'intenti salvo sgretolarsi di fronte alle prime incertezze.

Stavolta, a voler esser maligni, verrebbe da pensare che nessun'altra scelta sarebbe stata possibile se con le televisioni il pagamento dell'ultima tranche dei diritti televisivi resta in ballo, ma sorvolando sarà più utile concentrarsi su quanto stanno decidendo i presidenti negli ultimi giorni. L'assoluta volontà di tornare in campo spinge il termine ultimo oltre il 2 agosto nonostante il diktat UEFA non preveda proroghe (ma in Italia si tornerebbe in campo comunque o il 13 o il 20 giugno) mentre in ambito di promozioni e retrocessioni si sa già che il prossimo campionato resterà a 20 squadre.

A rendere il quadro frammentario intervengono tuttavia le diverse posizioni delle Regioni sui prossimi giorni. In particolare è l'Emilia a rompere gli indugi consentendo allenamenti individuali anche alle squadre di calcio, ed è chiaro che soprattutto in ambito calcistico qualsiasi disuguaglianza rischia di riaprire ferite e conseguenti disfide dialettiche.

Di certo prima ancora di pensare alle partite servirà che proprio tutti tornino ad allenarsi e per far questo sarà necessario rivedere quel protocollo medico che lo stesso Ministro Spadafora aveva definito insufficiente soltanto qualche giorno fa. Mentre il Paese si prepara alla prima riapertura di lunedì anche il calcio si allinea e con toni diversi rispetto al recente passato si augura di accordasi presto ai quasi 4 milioni e mezzo di italiani che dal 4 maggio torneranno al lavoro.