SIMEONE, IL DIGIUNO E I FANTASMI DEL PASSATO
Un digiuno così lungo probabilmente non se lo sarebbe mai aspettato nemmeno lui. Il feeling tra la rete e Giovanni Simeone, dopo una brillante fase centrale in questa stagione, sembra essersi all'improvviso interrotto, visto che l'argentino non va in gol da oltre un mese (in totale sono 450' di astinenza, ovvero dal 5 gennaio contro l'Inter) e addirittura in trasferta non figura tra i marcatori dallo scorso 1° ottobre.
Una striscia lunga decisamente difficile da digerire per l'attaccante viola, fermo a quota 7 realizzazioni in campionato (e con un non invidiabile terzo posto nella classifica degli attaccanti della Serie A con più tiri sbagliati, dietro a Insigne e Dzeko), che ricorda tanto da vicino quella che vide protagonista Simeone lo scorso anno al Genoa. Dopo la doppietta realizzata al Franchi proprio contro la Fiorentina a fine gennaio scorso, il Cholito restò a secco fino a metà aprile (per l'esattezza, uno stop di ben 74 giorni per un totale di 824'), quando contro la Lazio segnò il penultimo dei 12 gol realizzati con la maglia del Grifone.
Un obiettivo - quest'ultimo - ambizioso e ancora raggiungibile per Giovanni nelle 13 partite che mancano alla fine di questo campionato (è questo l'oggetto della scommessa che l'attaccante ha stipulato in estate con Pioli), anche se sempre più difficile, visto che un anno fa di questi tempi le reti realizzate dall'argentino in rossoblù erano già 10, ovvero 3 in più rispetto al computo attuale. Un deficit non da poco.
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