NESSUN DRAMMA
Prima o poi sarebbe potuto capitare, e allora tanto vale che sia andata così. Del resto la sconfitta di San Siro arriva nel momento migliore. Ossia, In una giornata in cui tutte le pretendenti al quarto posto si fermano al palo. Il Milan bruciato sul fil di lana dalla Juve, l'Udinese dalla voglia di rivalsa della Roma, la Samp dalla grinta della Reggina. I punti di distacco sulle sopracitate concorrenti rimangono gli stessi, quattro, le domeniche al termine del campionato diminuiscono, sei.
Ha fatto quel che poteva la Fiorentina. Troppo poche soltanto 24 ore per preparare al meglio una sfida proibitiva come quella ai Campioni d'Italiia. I quali, peraltro, si sono presentati rabbiosi proprio per il fiato sul collo della Roma. Una linea mediana composta da Vieira e Cambiasso che per quantità e qualità avrebbe sovrastato chiunque. Una squadra, la Fiorentina, inevitabilmente stanca (soprattutto nel secondo tempo) dopo l'exploit olandese che ha tenuto botta finchè ha potuto. Poi è accaduto ciò che era prevedibile. L'Inter ha sfondato e i viola si sono accasciati. Ma nessun dramma.
Come detto lo stop milanese non porta conseguenze. Anzi, semmai il sollievo per aver evitato avvicinamenti pericolosi e la certezza di poter continuare a difendere quella quarta piazza tanto importante. Adesso c'è una settimana, finalmente, ricca di giorni per lavorare, con due gare interne: Palermo e Parma. Nel mezzo la semifinale di Coppa Uefa con i Glasgow Rangers. La Fiorentina, ne siamo convinti, non ci metterà molto a ricaricare le pile.