MESSAGGI A DISTANZA
Le parole di Diego Della Valle rilasciate ieri a La Nazione hanno scosso un'altra volta tutto l'ambiente fiorentino. Il proprietario viola ha 'invitato' il fratello a tornare allo stadio vista la 'sofferenza' che prova nell'assistere alle partite da casa, ma questo, più che un messaggio di riavvicinamento, è suonato come un appunto personale che niente ha a che vedere con la reale situazione che sta vivendo il club. Mentre i due patron si mandano messaggi a distanza infatti, Firenze attende ancora di conoscere la presa di posizione degli stessi a proposito del famoso comunicato di giugno, che al momento resta l'unica testimonianza ufficiale sulla condizione di società in vendita che sta vivendo la Fiorentina.
I tifosi aspettano di sapere quale sarà il futuro. Aspettano di sapere quali sono i programmi e se effettivamente c'è una progettualità tecnica che viene portata avanti nel mentre la società è in vendita. Oppure se il passo incontro alla città che viene riportato da alcuni quotidiani questa mattina è effettivamente nei piani dei Della Valle. Se la dichiarazione inserita ieri in un'intervista dove si tratta tutti altri temi, doveva essere un modo di rasserenare l'ambiente, l'obiettivo è sostenzialmente fallito. Anche perché la sofferenza è quella che i tifosi provano tutte le settimane quando assistono alle partite in giro per l'Italia ed è figlia della gestione della stessa proprietà, non certo della volontà degli stessi tifosi che non possono intervenire se non con il sostegno o con la contestazione.
Senza considerare che, se da una parte Diego invita Andrea allo stadio, dall'altra è più che in dubbio la presenza del patron nel corso dei festeggiamenti per il prossimo Natale, altro indizio che fa trasparire una distanza acclarata della proprietà nei confronti di squadra e quadri dirigenziali. Viene quasi il dubbio che i due non si parlino direttamente, che sarebbe quasi più grave rispetto al momento di precario equilibrio che si vive all'interno della Fiorentina.
L'unico intervento che attende Firenze è quello che, in una direzione o nell'altra, spiegherà cosa si respira veramente a Casette d'Ete. La cessione è in corso? Bene, basta saperlo. Al contrario si pensa a un rilancio? Ancora meglio, perché nasconderlo? Insomma, è inutile mandarsi messaggi autoreferenziali mezzo stampa. La Fiorentina ha bisogno di sapere come andrà a finire questo stato di purgatorio. Quando tra l'altro, nel frattempo, nel mezzo a questo tira e molla, c'è una squadra che continua, tra vari problemi, a disputare un campionato che la vede comunque in corsa per un posto in Europa League.