LA VECCHIA GUARDIA
Complici alcune esclusioni dalla lista Uefa per i preliminari di Champions, e le formazioni schierate da Prandelli nel corso delle ultime amichevoli, comincia a delinearsi quello che potrà essere l'undici titolare contro lo Slavia Praga, martedì sera al "Franchi". Se, infatti, le scelte del tecnico potranno cambiare qualche pedina dal primo minuto, sembra invece già chiaro il nucleo al quale Prandelli si affiderà per affrontare al massimo, e possibilmente superare, il primo scoglio decisivo della stagione. E senza ombra di dubbio l'ipotesi di affidarsi al gruppo più consolidato, la vecchia guardia per intendersi, sembra decisamente la più affidabile
Accantonata per il momento l'ipotesi di un modulo rinnovato e più articolato nei movimenti offensivi, la Fiorentina contro lo Slavia tornerà al consueto 4-3-3. Nel quale i nuovi saranno comunque chiamati a riprendere il lavoro di chi se n'è andato. Al di là di Frey in porta, dunque, Vargas a sinistra e Zauri a destra (visto che nè Comotto nè Jorgensen sono in lista) dovranno prendere i compiti di Pasqual e Ujfalusi, mentre Gamberini e Kroldrup (o Dainelli che sia) saranno chiamati a confermare la classica zona centrale della difesa.
A metà campo, con Kuzmanovic, Donadel e il nuovo Melo cambierà poco, con il brasiliano che dovrà ritagliarsi gli spazi che nella scorsa stagione spesso toccavano a Liverani. Davanti infine, ancora tutto come lo scorso anno. Mutu a sinistra, e Santana a destra lavoreranno per l'attaccante. Gilardino o Pazzini che sia. La Fiorentina che martedì sera affronterà lo Slavia è già pronta, almeno sotto il piano mentale. E i meccanismi saranno quelli oliati della scorsa stagione. La speranza è che anche il risultato finale possa essere sull'identica linea dei risultati esaltanti dell'ultima annata.